Ultima spallata all’Isis in Iraq e in Siria

Ultima spallata all’Isis in Iraq e in Siria

Gli Stati Uniti ed i loro alleati della coalizione contro l’Isis, o Daesh, impegnati per portare l’ultima spallata contro  i bastioni del Califfato islamico di Raqqa, in Siria, e di Mosul, in Iraq. Secondo quanto dichiarato dal  Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ash Carter, è stata  concordata la strategia finale per sconfiggere sul campo di battaglia gli islamisti.

Carter ha comunque  avvertito che la vittoria militare in campo aperto non eliminerebbe la carica ideologia del Califfato o la possibilità da parte dei suoi seguaci di organizzare attacchi terroristici altrove.

Gli  Usa ed i loro alleati da alcune settimane stanno praticamente assediando le due città attorno cui l’Isis ha organizzato i principali centri di comando militare e politico del vero e proprio stato creato a cavallo tra Siria ed Iraq.

Negli ultimi mesi, infatti, il gruppo jihadista ha perso parti significative del territorio, l’ultima sconfitta è stata registrata con la perdita della città di Falluja, ma per una sconfitta militare definitiva è necessario togliere al Daesh  Mosul, oramai circondata dalle forze irachene,  e Raqqa, sotto assedio in Siria.

Per concordate le fasi finali della campagna militare, si sono incontrati così,  a Washington, i rappresentanti di più di 30 paesi, tra quelli occidentali e quelli delle aree musulmane del mondo, in particolare quelle del Golfo, guidate dall’Arabia Saudita.

In contemporanea, sempre  a Washington, il segretario di Stato John Kerry ha ospitato una separata conferenza dei paesi cosiddetti donatori  per rispondere all’emergenza umanitaria che la guerra contro l’Isis ha innescato in l’Iraq utile alla raccolta di oltre due miliardi di dollari da destinare alla ricostruzione del paese mediorientale.