300 i migranti affogati nell’ultima disgrazia. Arrestati i 5 scafisti . Il Papa: respingerli è “atto di guerra”

Cinque sospetti scafisti arrestati perché ritenuti parte della manovalanza che ha organizzato il trasporto di migranti dalle coste della Libia verso l’Italia a bordo di un peschereccio che si è capovolto all’arrivo di una nave di soccorso. Dei 700 che si ritiene fossero imbarcati ne sono stati salvati solo 373 e 26 sono stati raccolti cadavere. Gli altri sono calati a picco con il vecchio mezzo. Potrebbe trattarsi di circa 300 persone.
Gli arrestati sono tre libici e due algerini accusati di omicidio plurimo e traffico di esseri umani. Erano tra i migranti sbarcati a Palermo dalla nave che li ha recuperati e che fa parte dei mezzi italiani ed europei utilizzati per la gestione dell’operazione Triton organizzata dalla Commissione europea.
La polizia italiana è stata informata dagli altri migranti a bordo che i cinque avrebbero picchiato ed accoltellato alcuni di loro che, nella stragrande maggioranza dei casi, sembra siano di origine siriana.
Papa Francesco è tornato a parlare del dramma dei migranti ed ha detto, rivolgendosi ai ragazzi del Movimento Eucaristico Giovanile, che il loro respingimento equivale ad un “atto di guerra”.
Correlati
In Breve
Attualità
Crosetto e l’attacco preventivo alla Magistratura
Politica estera italiana: tra ambizioni e realtà delle cose – di Guido Puccio
Il compito insostituibile della famiglia – di Domenico Galbiati
Il patriarcato e la tragedia della “parola” – di Umberto Baldocchi
Per una diversa Politica – di Stefano Zamagni