Uk: cala l’età dell’ictus. Non è più solo per gli anziani. Diminuiscono però i morti

Uk: cala l’età dell’ictus. Non è più solo per gli anziani. Diminuiscono però i morti

Il numero dei britannici, tra i 40 ei 50 anni, a rischio di essere colpiti da un ictus è in crescita a causa di obesità e stili di vita sedentari. E’ l’ennesimo allarme lanciato nel Regno Unito dalla “Stroke Association”, che si occupa appunto di ictus, con l’ulteriore avvertimento che la cosa comporterà anche un aumento dell’attuale costo sociale valutabile in circa nove miliardi di sterline l’anno, cioè oltre 11 miliardi di euro.

Secondo l’associazione si tratta di dati allarmanti che dimostrano la condizione cui è ridotto lo “stato di salute” della nazione. La conferma viene dalle cifre ufficiali fornite dal sistema nazionale britannico secondo il quale si registra un notevole aumento dei ricoverati maschi in ospedale del 46 % dal 200 ad oggi, passando da una media annuale di 4.260 ai 6.221 del 2014. Per le donne della stessa età, cioè sempre tra i 40 e 50 anni, l’aumento è di circa il 30 %.

Le cifre stanno a dimostrare che l’ictus non è più una malattia da considerare come possibile solo per gli anziani, perché l’età media si sta abbassando notevolmente.

Sotto accusa, naturalmente, c’è il sovrappeso che spiega anche questa nuova tendenza perché è oramai dimostrato che l’obesità aumenta le probabilità di avere un ictus del 64 %.

L’associazione britannica ricorda, altresì, come l’incidenza dell’ictus nei decessi britannici sia comunque diminuita sia per la drastica diminuzione dei fumatori, sia per il miglioramento delle strutture e delle tecniche di pronto soccorso.

Il numero di morti nel Regno Unito da ictus, infatti, è sceso dagli 87.974 nel 1990 ai 40.282 nel 2013, grazie ad una maggiore consapevolezza dei suoi sintomi e da un miglioramento nel trattamento, anche grazie ai farmaci anti coagulanti.