Torna la “guerra” tra Argentina e Regno Unito per le Falkland, o Malvine

Dopo 32 anni l’Argentina è scesa di nuovo in guerra contro il Regno Unito per l’autorità sull’arcipelago delle Falklanda, secondo i britannici, Malvinas secondo Buenos Aires. Questa volta però ancora non volano missili e non ci sarnno morti lungo le strade delle contestae isole, perché si tratta di una battaglia legale che gli argentini hanno deciso di intraprendere contro tre società petrolifere britanniche e due statunitensi impegnate nella perforazione di pozzi in alcuni tratti di mare nei pressi dell’arcipelago.

Le aziende coinvolte sono Falkland Oil and Gas, Premier Oil, Rockhopper, Edison International e Noble Energy.
Il ministro argentino Daniel Filmus, che è delegato proprio alle questioni delle Malvinas, ha detto che queste società stanno compiendo ” atti illeciti” occupando parte del territorio argentino. Il ministro ha aggiunto che il suo Paese” userà tutta la forza della legge – la legge nazionale e internazionale – per evitare che queste società si impadroniscano delle ricchezze che appartengono a 40 milioni di cittadini argentini”.

La risposta gli è venuta del  Ministro degli esteri britannico , Philip Hammond , il quale ha accusato gli argentini di fare solamente del “bullismo”, aggiungendo che gli isolani, cioè britannici, hanno tutto il  “diritto di sviluppare le proprie risorse economiche”.

La polemica è esplosa dopo che le  tre compagnie petrolifere britanniche hanno annunciato la scopetrta di nuovi giacimenti di petrolio e gas nel mare a nord delle isole.

Per ora sembra che ci si limiti agli scontri verbali, ma il Regno Unito ha annunciato proprio recentemente di voler spendere 280 milioni di sterline nei prossimi 10 anni per migliorare le difese delle isole.