Bloccata nei famosi magazzini Harrod’s di Londra la vendita di falso olio extra vergine d’oliva italiano. Grande passo nella difesa agroalimentare made in Italy

Bloccata nei famosi magazzini Harrod’s di Londra la vendita di falso olio extra vergine d’oliva italiano. Grande passo nella difesa agroalimentare made in Italy

Stop in Gran Bretagna alla vendita dell’olio d’oliva marcato made in Italy ma taroccato. Il blocco ha interessato nientedimeno che i famosi granzi magazzini Harrod’s di Londra, simbolo della città della Regina Elisabetta II, dove un tempo si diceva che si potesse trovare veramente di tutto: dal più sottile degli spilli all’elefante. Un “fermo alla vendita” ottenuto grazie a una normativa Ue voluta dall’Italia. Una importante protezione delle nostre produzioni Igp e Dop che può essere attivata su tutto il territorio europeo.

Il nostro Ispettorato della tutela qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari aveva chiesto da tempo di bloccarne la vendita. Il prodotto è imbottigliato nel Regno Unito e venduto come toscano col marchio dei magazzini londinesi.

“La sospensione della commercializzazione da parte di Harrod’s di un olio extravergine d’oliva venduto come toscano in violazione delle norme sulle indicazioni geografiche – ha commentato il nuovo ministro 1harrods11delle Politiche agricole, Maurizio Martina – è la testimonianza del forte impegno che l’Italia porta avanti nella lotta alla contraffazione. La difesa delle denominazioni d’origine e del nostro patrimonio d’eccellenza alimentare è il campo quotidiano dove impegniamo le forze migliori degli organismi di controllo collegati al ministero”.

La tutela e la promozione del Made in Italy nel mondo è stata da sempre una priorità assoluta del governo italiano, poiché costituisce una missione strategica per l’economia nazionale. Era intollerabile assistere impunemente alla vendita di un prodotto con indicazione fuorvianti per l’acquirente, oltretutto in un punto vendita prestigioso come i grandi magazzini Harrod’s di Londra, con i grande evidenza etichette con su scritto “Tuscan extra-virgin olive oil”, olio che tuttavia di toscano non aveva un bel niente, ma che vantava fraudolentemente origini geografiche inesistenti. Il grido d’allarme dell’autentico agroalimentare made in italy finalmente non è rimasto inascoltato. La direzione imboccata è quella giusta. Quindi “avanti tutta”, perché c’è davvero molto da tutelare e da difendere.

Beatrice Zamponi