Rischia la chiusura la Basilica di Superga. Troppi pochi monaci!

Rischia la chiusura la Basilica di Superga. Troppi pochi monaci!

Un pezzo della storia d’Italia e di Torino rischia di finire nel cassetto. Entro la fine dell’anno, la Basilica di Superga potrebbe chiudere i battenti. L’annuncio è contenuto in una lettera inviata dal Rettore della Basilica, padre Venanzio Ramasso dell’ordine religioso dei Servi di Maria, al Sovrintendente ai beni culturali del Piemonte. Il motivo della decisione è dettato dalla scarsità delle forze a disposizione:  i sacerdoti ora sono solamente tre, dall’età avanzata e la scarsità delle vocazioni rende impossibile il mantenimento del servizio.

I sacerdoti, come stabilito dal consiglio provinciale dell’Ordine, si riuniranno in un’unica comunità nel centro di Torino. Una scelta dolorosa che giunge a mezzo secolo di distanza da quando la Basilica fu affidata dal Demanio ai Servi di Maria affinché si prendessero cura del manufatto.

La Chiesa più famosa di Torino, vero e proprio balcone sulla città, è meta di numerosi pellegrinaggi. La Basilica custodisce, infatti, le tombe dei reali di casa Savoia. La Basilica è anche luogo di richiamo per i tifosi del Torino perché nel 1949 si schiantò sulle pendici della collina sulla quale sorge il luogo di culto, l’aereo che riportava a casa la squadra granata.

Quella di abbandonare Superga é una scelta quasi obbligata, come spiega padre Ramasso: ” la decisione è stata presa dal consiglio provinciale e ci riuniremo in una sola comunità. Ci trasferiremo nella parrocchia di San Pellegrino,  in Corso Racconigi, dove ora risiedono gli altri religiosi, sette, rimasti a Torino. A Superga potremmo tornare per officiare le tre funzioni domenicali solo se qualcuno ci farà da taxi, altrimenti dovremmo trovare un altro modo”.

Superga: cripta reale

Superga: cripta reale

La notizia del ritiro dei frati dalla Basilica, intanto, è già stata comunicata alla Curia per iscritto da Bruno Castricini, consigliere della provincia Piemonte Emilia Romagna della Congregazioni. Il motivo addotto è quello del calo delle vocazioni che ha imposto alla congregazione di adottare delle misure di risparmio della spesa che obbligano gli appartenenti all’ordine monastico a rimanere presenti solo  nelle più importanti città italiane.

La Basilica potrebbe essere affidata, se non si troveranno altre soluzioni, ad un custode in modo di poterla lasciare aperta garantendo l’accoglienza dei pellegrini che pernottano a Superga.

Nessun pericolo per le tombe dei Savoia perché se ne occupa una società, Artis opera, che tuttavia non potrà subentrare ai Servi di Maria nella custodia della Basilica.

Enrico Barone