La Guardia di Finanza smantella delle vere e proprie zecche clandestine a Napoli. Quattro organizzazioni criminali

avevano messo in piedi una notevole attività di produzione e di messa in circolazione di banconote e monete di euro falsi. Settantasette le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sezione Reati di Criminalità Economica.
Le indagine, avviata nella primavera del 2010, si sono articolate anche attraverso intercettazioni telefoniche su oltre duecento utenze, anche straniere, cui sono seguiti pedinamenti, perquisizioni e sequestri.
Si tratta di distinti gruppi criminali operanti in Napoli e provincia, caratterizzati da struttura verticistica e modus operandi sostanzialmente analoghi, dediti allo smercio di ingenti quantitativi di banconote in Euro false. Sostanzialmente autonomi, le organizzazioni criminali collaboravano però tra di loro e si prestavano reciproco aiuto per il reperimento di materie prime o di prodotti finiti, così come per operazioni illecite gestite da appartenenti di altri gruppi.
Gli uomini della Guardia di Finanza ascoltando le intercettazioni dovevano impegnarsi non poco nel seguire la diversa terminologia con cui i malfattori indicavano i vari tipi di banconote o monete. A seconda del taglio richiesto, le banconote erano solitamente indicate con termini come “margherite, curve, brandine, piccolini, magliette, adulti, sfilatini, ammortizzatori”.
Nell’ Agosto 2011 i finanzieri scoprirono una vera e propria zecca clandestina utilizzata per il conio delle monete metalliche false dal taglio di 1 euro nel Quartiere Pendino di Napoli, dove eseguirono il sequestro di un ingente numero di monete false e di semilavorati.