Obama: ridurremo le missioni armate con i droni. Basta con la Cia, se ne occuperanno i militari.

Secondo il “New York Times” Barak Obama oggi annuncerà un cambio nella politica statunitense degli attacchi militari con l’uso di droni telecomandati. Nella stessa occasione, il Presidente Usa dovrebbe confermare l’uccisione di quattro statunitensi, tra il 2009 ed oggi, nel corso di azioni antiterroristica condotte anche con questi velivoli armati. Nelle ultime ore funzionari dell’amministrazione Usa hanno già ammesso lo svolgimento delle operazioni condotte contro i quattro connazionali. Cosa che fino ad oggi non era mai stata ammessa ufficialmente.

Le dichiarazioni di Obama segneranno un cambio completo di strategia all’interno della lotta che l’amministrazione di Washington sta conducendo ininterrottamente sin dall’indomani dell’attacco alle torri gemelle di New York dell’ 11 Settembre 2001.

I punti qualificanti di questa nuova strategia saranno costituiti dalla decisione che le missioni “killer” dei droni saranno ridotte e la loro gestione spostata di competenza dalla Cia alle Forze armate. Le missioni saranno autorizzate solo quando sarà stata raggiunta la certezza della loro stringente necessità, al fine di salvaguardare la sicurezza e gli interessi degli Stati Uniti d’America, in procinto di essere messi immediatamente a repentaglio.

Infine, anche i criteri delle missioni in paesi come l’Afganistan, il Pakistan e lo Yemen, saranno uniformate a quelle condotte contro cittadini americani sospettati di organizzare e di condurre all’estero operazioni di natura terroristica. Cioè, in poche parole, dovranno essere maggiormente giustificate anche al fine di evitare i motivi di attrito che l’uso dei droni contro civili ha spesso creato con le autorità dei paesi amici in cui la Cia ha lanciato negli anni scorsi missili con una facilità non gradita ai dirigenti di Kabul, Karachi e Sanaa.
Nel corso dei primi quattro anno dell’amministrazione Obama sarebbero state 400 le missioni eseguite di questo genere.

Secondo il quotidiano statunitense, il Presidente Obama annuncerà anche misure relative al carcere di Guantanamo per poter giungere a quella definitiva chiusura che costituì una delle principali proposte del programma elettorale servito a portarlo alla Casa Bianca