TNT Group – ORA, NOW Esordio di cinque artisti
Roma – Artisti all’esordio. Nella galleria Hofficinad’Arte si presenta per la prima volta in maniera ufficiale il gruppo TNT. Cinque gli artisti: Mauro Bellucci, Daniele Carnovale, Daniele Contavalli, Fernando di Nucci e Mauro Molle. Tutti uniti dall’amicizia e dalla stessa visione della vita, ma il vero collante è il bisogno e la voglia di tornare al Disegno e alla Pittura, al sapore e al sapere antico, anche se con stili diversi. Come sottolinea Fabrizio Pizzuto, scrittore, studioso d’arte, esperto di cinema e musica, e anche attore, la loro pittura “si dà senza alibi; niente eversione dalla realtà. Realtà pittorica, contenuto che in-forma”.
Forte è anche il desiderio e la necessità di unire le forze e creare un gruppo in cui gli artisti si possano misurare cercando di “fare il corpo e la sua deflagrazione, la sua mutazione ora, in questo ora, adesso che è l’anno che passa e quello che arriva, di questo inguaribile tempo storico. I corpi devono essere esterni, di chi è mondo visibile ai più. Nessun anonimo, tutto è noto ma non sempre in visione” come loro stessi enunciano. Reinterpretano l’ultima opera realizzata da Caravaggio, Davide e Golia, dal quale prendono spunto per la loro ricerca comune.
Ecco che sapientemente Pizzuto riesce a cogliere il concetto fondamentale del loro lavoro: “I 5 lavori del Gruppo TNT spaziano per il presente direttamente dalla storia dell’arte e individuano punti nevralgici dei nostri tempi: moderni Davide e moderni Golia si danno senza soluzione di continuità. Disgregazioni di punti che cercano unità, messe a fuoco, coni di luce, teatralità esibite e attualizzate; drammatiche espressioni, lucide analisi. I 5 lavori infine, dopo aver compenetrato il soggetto, si compenetrano essi stessi. Davide e Golia si mostra improvvisamente come un lavoro unico a 5 mani. Apre e chiude il palco in energiche scene presenti, vive e irreversibilmente centrali. La pittura si da senza alibi: niente eversione dalla realtà. Realtà pittorica, contenuto che in-forma. (…) Dentro, e non fuori, la pittura si disgrega, inonda lo spazio dell’emozione e forse del dolore”.
Giusy Lauriola