L’Italia bianca torna alla normalità – di Giuseppe Careri

L’Italia bianca torna alla normalità – di Giuseppe Careri

Evviva! Finalmente! Non potevamo più sopportare le restrizioni, le mascherine, il coprifuoco, i locali chiusi. E’ una liberazione, la fine di un incubo! Finalmente liberi! Da ieri, quindi, niente più obbligo di mascherina all’esterno, da indossare solo in casi di assembramento, al chiuso, sugli autobus e sugli aerei. Liberi di girare la notte, andare nei ristoranti, ai musei, al cinema, al teatro, tra poco anche a ballare nelle discoteche purché all’aperto e con il “lasciapassare” del Green pass; L’accesso alle discoteche sarà però permesso solo al 50% della capienza, compreso il personale di servizio.

Il successo delle vaccinazioni, dice il Commissario Figliolo, a fine settembre consentiranno di raggiungere la ormai famosa immunità di gregge. I vaccini hanno in definitiva agevolato la decisione governativa di riportare l’Italia alla normalità; soprattutto c’è determinazione a evitare di nuovo l’errore dell’anno scorso quando  ci sono state riaperture affrettate come le discoteche. Proprio per questa ragione, il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Comitato Tecnico Scientifico invitano la popolazione ad osservare le regole che ormai conosciamo tutti.

Da circa una settimana il numero dei contagi è sotto la soglia di mille persone colpite dal virus; i ricoveri  nelle terapie intensive sono diminuite da 3,5 mila a meno di 300 unità; ci sono infine meno decessi e il tasso di positività è sceso sotto il 4%. Vista l’importanza della posta in gioco, il miglioramento dei dati, la probabile uscita dal tunnel dopo un anno e mezzo di pandemia, fa sentire la sua voce anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi. In una conferenza Stampa rivolta ai Parlamentari, Draghi ha raccomandato una politica del rigore, di continuare le vaccinazioni e soprattutto  a sequenziare i contagi che rivelano la variante indiana, denominata ormai con il codice Delta.

Draghi ha detto “l’economia torna a marciare, la fiducia cresce”, la crescita sarà più sostenuta del previsto. Ma non illudiamoci, non è un liberi tutti. Il pericolo Covid continua a incombere, nella forma di varianti come quella indiana, la Delta, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti”.

A preoccupare la Presidenza del Consiglio e il Comitato Tecnico Scientifico, è, dunque, la variante Delta  comparsa ormai in diverse regioni europee. La voglia di libertà ha inevitabilmente contagiato gran parte della popolazione Europea e mondiale, dove il virus indiano si diffonde molto più facilmente.

A palma di Maiorca, durante un mega raduno, oltre 850 ragazzi provenienti da varie città iberiche, hanno contratto il covid 19. Per altri 3 mila giovanissimi è scattata la quarantena. Mosca, a sua volta, colpita duramente dalla variante Delta ha registrato il record di oltre 140 morti per covid 19. Anche in Australia aumentano i contagi con la variante indiana.

C’è, infine, il capitolo del campionato europeo di calcio dove diversi focolai sono scoppiati tra i tifosi della Finlandia, Danimarca e San Pietroburgo.

Come ognuno di noi può constatare attraverso le dirette televisive, la maggioranza dei tifosi non indossa la mascherina e spesso, per l’entusiasmo di un gol o uno scampato pericolo si abbracciano, urlano, si divertono. Inutile ridurre il numero degli accessi nello stadio se poi gli assembramenti e gli abbracci sono continui.

In Italia, almeno per il momento la situazione è tranquilla. Per questo il Ministro Speranza esulta per gli oltre 50 milioni di italiani vaccinati, anche se ribadisce, “le mascherine restano un elemento essenziale. I ricoverati hanno avuto un crollo del 90%, ma la partita contro il virus ancora non è vinta”.

Visto l’aumento della variante Delta in Gran Bretagna, in due settimane è passata dal 4 al 17% di contagi, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Franco Locatelli teorizza la possibilità di ripristinare mini zone rosse nel caso aumentino di nuovo i contagi anche in Italia.

L’altro elemento essenziale per uscire dal tunnel è continuare a vaccinare tutta la popolazione. Ad oggi le persone che hanno completato il vaccino sono quasi 34 milioni, pari al 33% della popolazione superiore ai 12 anni.  Insomma tutti felici per l’Italia ritornata in zona bianca senza più l’obbligo delle mascherine all’aperto e le relative restrizioni.

Lo dimostra anche la notizia di oggi, quasi 14 milioni di persone hanno scaricato dal sito governativo il Green Pass, dimostrando così di avere fiducia nel futuro, nei viaggi, nei contatti interpersonali, negli abbracci, nei baci, in una parola, in un ritorno normale della nostra vita quotidiana.

Giuseppe Careri