Coranavirus: in calo i contagi, aumentano i decessi – di Giuseppe Careri

Coranavirus: in calo i contagi, aumentano i decessi – di Giuseppe Careri

Il Consiglio dei Ministri ha inasprito le multe a tutti coloro che non rispettano le nuove sanzioni amministrative emanate dal decreto legge approvato nella giornata del 24 marzo; le multe ai trasgressori che non rispettavo i divieti partiranno da 400 a 3 mila euro; anche per i negozi è prevista la chiusura provvisoria dell’attività  per 30 giorni; inoltre non sarà applicata la norma del fermo giudiziario dell’automobile.

Il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha comunicato, nella consueta conferenza stampa delle ore 18, i dati generali dei contagi di coronavirus. Purtroppo è aumentato il numero delle vittime, sono ormai 6.820, con un aumento rispetto a ieri di 743 unità; lunedì scorso l’aumento dei morti era stato di 601.

Per il terzo giorno consecutivo calano, però, i numeri dei nuovi contagi  di Covid-19; sono 5.403 unità, con un incremento rispetto a ieri di 3.612 casi. Lunedì era stato di poco superiore, 3.780, e domenica 3.957.

Dall’inizio dell’epidemia Il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto i 69.176 unità, di poco inferiore ai contagiati cinesi.

Nella Conferenza Stampa tenuta subito dopo la conclusione del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiarito che in questo momento particolarmente difficile è necessario che sia lo Stato a gestire in maniera omogenea la crisi, lasciando, però, la possibilità alle Regioni e ai Comuni di aumentare o diminuire le misure restrittive visto che conoscono in modo approfondito il loro territorio. Conte ha poi aggiunto che tratterà la questione dello sciopero dei metalmeccanici minacciato dai sindacati. “E’ quello che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare per scongiurare gli scioperi minacciati”.

Domani notte, intanto, i benzinai dovrebbero iniziare lo sciopero sulle autostrade, salvo accordi all’ultimo momento con i sindacati, come ha precisato il Presidente del Consiglio al termine della Conferenza Stampa.

Intanto nel mondo la pandemia aumenta, 380 mila casi. In Usa superati i 46mila contagi e 472 decessi. Nel Regno Unito Boris Johnson ordina il Lockdown, anche se nei primi giorni di divieto i cittadini hanno per lo più ignorato le nuove misure di sicurezza volute dal Premier inglese.

La pandemia esplosa in tutto il mondo costringe il Comitato Olimpico a ufficializzare la sospensione delle Olimpiadi previste per luglio 2020; slitteranno probabilmente a ottobre del 2021.

Il dramma del coronavirus investe tutti, anche se alcune figure rimangono in un angolo, al buio, dimenticate, quasi non interessi a nessuno la loro sorte. Si tratta di Clochard che non hanno casa, costretti a vivere in strada in attesa di un aiuto che viene loro dato loro da gruppi di volontari; gli offrono del pane, una minestra calda e a volte una carezza. E poi i campi profughi ammassati l’uno contro l’altro, con il rischio di contrarre il coronavirus. Infine i carcerati, rinchiusi in celle multiple e prive anche del contatto con i loro familiari che ha generato poi una rivolta in tutte le città. Morti e feriti hanno chiuso una battaglia assurda in un momento così difficile per il nostro Paese. Non mancano episodi di generosità. A Napoli, è storia vera, ci sono giovani che anziché lasciare il caffè pagato a un amico, come si usava una volta, lasciano invece il carrello pieno della spesa pagata davanti la casa di anziani malati rimasti senza nessun parente che li assista e li protegga.

Questa pandemia è raccontata in tutto il mondo con i numeri, i morti, i guariti. Ma dietro ogni numero ci sono le persone, anziani e non, con un nome, una storia, una vita trascorsa magari accanto a noi. A tutti coloro che sono morti in questo periodo sfortunato non è data la possibilità nemmeno di una sepoltura, una preghiera, un pensiero dei loro cari. Per questo non dobbiamo dimenticarli; semmai, una volta vinta la battaglia di questo virus invisibile, dovremo ricordarli tutti come fratelli, figli, nonni e nipoti. E ricordarli con tutto l’amore possibile di cui siamo capaci.

“Andrà tutto bene”

Giuseppe Careri