Strage di migranti in Libia. Bombardato centro di detenzione. 40 morti

Sono quaranta i migranti morti a seguito del bombardamento di un centro di detenzione per migranti collocato alla periferia di Tripoli, capitale della Libia.
Il portavoce del governo sostenuto dalle Nazioni Unite, sostiene che un ‘attacco aereo su Tajoura, che ha provocato il ferimento di altri 80 migranti sarebbe stato effettuato dall’aviazione del generale Haftar sostenuto da Arabia Saudita, Egitto ed Emirati arabi
Nei giorni scorsi Haftar che aveva preannunciato “decisivi raid aerei su postazioni selezionate” dell’esercito del presidente internazionalmente riconosciuto, Fayez al-Serraj.
Da mesi il generale Khalifa Haftar si è ribellato a Serraj, venuto in visita in Italia solo due giorni fa.
Nel corso del bombardamento i velivoli di Haftar hanno colpito un’accademia militare e una caserma nella zona di Zwara, vicina agli impianti petroliferi di Melitah, gestiti dalla Libyan Oil Company e dall’Eni.
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