Strage in due moschee in Nuova Zelanda: almeno 30 morti
Attacco xenofobo contro due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì. I morti non non sono meno di 30, ma il bilancio non è ancora definitivo. Un gruppo di uomini ha sparato sui fedeli. Si tratterebbe di razzisti contrari all’immigrazione in una terra colonizzata da europei.
Subito effettuati quattro arresti: tre uomini e una donna. Il Primo ministro Scott Morrisono ha confermato che uno dei killer è australiano ed è un terrorista di estrema destra.
Già prima della strage era stato postato diffuso sui social un manifesto anti-immigrati e anti-musulmani” che e’ stato poi bloccato. Poi con un secondo post è stata rivendicata la responsabilità delle sparatorie. L’uomo che ha diffuso il materiale si è detto australiano bianco di 28 anni, di non essere membro di nessuna organizzazione, ma collegato con gruppi nazionalisti. Avrebbe scelto la Nuova Zelanda per compiere la strage per dimostrare che anche le parti più remote del mondo sono soggette a immigrazione di massa.