Terremoto Nuova Zelanda: nuove forti scosse dopo quella con due morti e tsunami
Continuano in Nuova Zelanda le forti scosse di terremoto. Vi è stata una successione di fenomeni tutti superiori a 5.0, con una punta del 6.3. Seguono quella ancora più violenta di ieri di 7.8, mentre ancora non è conclusa la verifica delle conseguenze provocate dal violento sisma.
Sembra stabilizzato, comunque a due morti il primo bilancio del sisma che ha colpito l’Isola del Sud della Nuova Zelanda e provocato anche uno tsunami.
Secondo altre misurazioni la scossa aveva avuto un’intensità di magnitudo di 8.2, con epicentro a circa 100 chilometri da Christchurch, la principale città dell’isola meridionale.
Lo tsunami è arrivato nella costa nord-orientale circa due ore più tardi con una serie di onde che hanno toccato i due metri d’altezza, e si è temuto che il sisma provocasse la formazione ondate più alte fino a cinque metri nelle ore successive.
Così, circa 10 mila persone sono state sfollate dal centro della capitale Wellington e da altre aree vicine e messe al sicuro in aree lontane dal mare.
Il punto dove si è abbattuto lo tsunami è quello di Malborough, la punta nord-orientale dell’Isola del Sud, fino a lambire la capitale Wellington, e la penisola di Banks, appena a sud di Christchurch.