Volkswagen: cambio ai vertici. La Svizzera blocca le vendite. Inchiesta in Italia

Cambiano i vertici Volkswagen con l’arrivo di Matthias Mueller dalla Porche, ma lo scandalo sulla falsificazione dei test sui gas di scarico è sempre sulle prime pagine dei giornali con notizie non certo incoraggianti per quella che era appena riuscita a diventare la prima casa produttrice al mondo.
L’ultima è che la Svizzera ha temporaneamente vietato la vendita dei modelli della casa tedesca con motore diesel e che potrebbe utilizzare il software incriminato in grado di ingannare le prove sulle emissioni. Si tratta di poco meno di 200 mila autovetture non ancora registrate appartenenti alla categoria Euro5. Sembra infatti che quelle di categoria Euro 6 siano al riparo dallo scandalo.
In altri paesi europei, dopo quella avviata negli Stati Uniti, dove è esploso lo scandalo, sono partite iniziative giudiziarie di vario genere e si preannunciano anche class action da parte di proprietari di vetture taroccate.
In Italia si è già mossa la Procura di Torino, ma non è detto che per ragioni di competenza l’inchiesta resti in mano ai magistrati torinesi.
I vertici del colosso automobilistico tedesco, intanto, dopo ore e ore di riunione hanno chiamato alla guida Matthias Mueller costringendolo subito ad ammettere che la Volkswagen è di fronte ad un vero e proprio disastro e che, quindi, il suo primo compito è quello di ricostruire l’immagine della società.