1.000 gli europei ancora dispersi dopo il terremoto in Nepal. Più di 6.000 le vittime

1.000 gli europei ancora dispersi dopo il terremoto in Nepal. Più di 6.000 le vittime

Mentre il numero dei morti recuperati tra le macerie ha superato i 6.000 e i feriti, di cui molti gravissimi, i 14.000 c’è ora l’allarme per circa 1000 cittadini provenienti dall’Unione Europea che risultano ancora dispersi perché non hanno ancora fatto avere notizie di se dopo il terremoto.

Si ritiene che una buona parte di loro sia comunque dispersa lungo le numerose contrade di solito frequentate dagli appassionati di trekking che sono in zone remote e prive di collegamenti già in condizioni normali, figurarsi in situazioni eccezionali come quelle successive al terribile terremoto della scorsa settimana.

Intanto sono stati recuperati i due corpi degli speleologi italiani Oscar Piazza e Gigliola Mancinelli rimasti uccisi vicino al villaggio di Langtanga dove si erano recati con una spedizione di soccorso intervenuta per una frana avvenuta alcuni giorni prima del sisma di sabato scorso. Le salme sono state recuperate e trasferite a Kathmandu.
Continuano nel frattempo le ricerche dei cadaveri di Renzo Benedetti e Marco Pojer altri due italiani travolti dalle macerie per i quali avevano lanciato l’allarme i connazionali che facevano parte della stessa spedizione.