L’Esa da il “via libera” alla missione Plato per ricerca pianeti extra-sistema solare. Sonda lanciata nel 2024

L’Esa da il “via libera” alla missione Plato per ricerca pianeti extra-sistema solare. Sonda lanciata nel 2024

L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha annunciato di aver selezionato la missione Plato nel quadro delle programma scientifico già pianificato per i prossimi 20 anni: si tratta di una sonda in grado di rilevare gli esopianeti (ovvero i pianeti che si trovano in altri sistemi solari).

La sonda, dal costo stimato di 600 milioni di euro, sarà lanciata con ogni probabilità nel 2024 dal poligono di Kourou, nella Guiana francese; disporrà di 34 piccoli telescopi e apparecchi fotografici e cercherà di fornire una risposta a due interrogativi: quali siano le condizioni necessarie perché si formino dei pianeti e vi si sviluppi la vita, e quale sia la dinamica del sistema solare. La missione plato, sviluppata nell’ambito del programma visioni cosmiche, è stata preferita a quattro altri progetti: la durata prevista è di sei anni.

1platoesa2“Con Plato Vogliamo caratterizzare completamente pianeti di piccola massa fuori dalle zone abitabili, studiare la loro composizione interna, la densità e l’età del sistema”, dice Stephane Udry, astronoma dell’Università di Ginevra. Udry precisa anche che Plato, acronimo di Planetary Transits and Oscillations of stars, potrà identificare e localizzare un “immenso numero” di pianeti da osservare per le missioni future, e potrebbe rivelare la natura delle loro atmosfere e la loro composizione chimica.

Diversamente da Kepler, che ha fotografato una stretta falce di cielo nelle costellazioni della Lira e del Cigno, Plato osserverà due ampi campi, osservando ognuno dei due per tre anni e raccogliendo e analizzando la luce di un milione di stelle. “L’idea è quella di osservare due grandi campi per un lungo periodo di tempo e usare una fase di spostamento-e-osservazione per coprire quasi la metà del cielo”, precisa Stephane Udry.

Riccardo Marini

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