Arrivano i nuovi provvedimenti contro i “finti poveri”. Conterà di più il patrimonio ed aumenteranno i controlli
Il decreto sul nuovo cosiddetto “riccometro” è stato approvato dal Consiglio dei ministri introducendo alcune novità tese ad assicurare una maggiore equità e certezza del rispetto delle regole. Come ha detto il Presidente Enrico Letta, é iniziata davvero la guerra ai “furbi”, ai “finti poveri”, a chi dice di essere senza risorse e, poi, “va all’Università in Ferrari”.
Nel nuovo meccanismo aumenteranno anche i controlli e peseranno di più la casa e il patrimonio. Sarà considerato il valore degli immobili rivalutato ai fini Imu mentre sarà ridotta la franchigia della componente mobiliare.
Aumenta l’importo massimo dei costi dell’affitto che si può portare in detrazione del reddito ai fini del calcolo dell’Isee. Secondo la riforma appena approvata dal Consiglio dei ministri, l’importo aumenta da 5.165 a 7.000 euro con un incremento di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo.
Il provvedimento punta ad intervenire su alcuni aspetti che avevano mostrato importanti lacune e carenze. In particolare per ciò che riguarda l’effettivo accertamento delle condizioni di reddito e patrimoniali relativi di quanti chiedono sgravi e prestazioni non dovute. Così è previsto un aggiornamento della situazione del cittadino durante l’anno, l’ampliamento delle componenti dei redditi e dei patrimoni che concorrono a determinare l’Indicatore oltre che l’introduzione di misure dirette a contrastare gli abusi da parte di coloro che evadono il fisco.
Il provvedimento prevede che tutti i redditi dei componenti il nucleo famigliare partecipano alla determinazione della situazione economica,vengono introdotte delle riduzioni per redditi di lavoro e di pensione, sottratto l’importo degli assegni di mantenimento, dedotta una quota del canone di locazione, prevista una franchigia per i nuclei con disabili e l’abbattimento delle spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale per i non autosufficienti.