“Ottobre rosa” nel Lazio. Avvio del programma gratuito di prevenzione del tumore al collo dell’utero e al seno

“Ottobre rosa” nel Lazio. Avvio del programma gratuito di prevenzione del tumore al collo dell’utero e al seno

Per la prima volta nel Lazio, le Asl offriranno un programma di prevenzione gratuito a tutte le donne dai 25 ai 64 anni d’età per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e dai 50 ai 69 anni per quello al seno. La campagna che durerà per tutto il mese di Ottobre si chiama “Ottobre Rosa”.

” Con questa iniziativa la Regione Lazio rafforza l’impegno di moltiplicare l’attività di diagnosi delle strutture sanitarie pubbliche”, così Marco Vincenzi capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio ha commentato l’annuncio della campagna.

“Si tratta- ha proseguito Vincenzi- della conferma della centralità della prevenzione nel nuovo servizio sanitario regionale, in corso di costruzione. Per la prima volta nel Lazio, le Asl offriranno un programma di prevenzione gratuito a tutte le donne, dai 25 ai 64 anni d’età, per prevenire il tumore del collo dell’utero e, dai 50 ai 69 anni, per quello al seno.

Insieme al riconoscimento del diritto fondamentale alla tutela della salute dei cittadini, vi è un lavoro concreto per abbattere le liste d’attesa, razionalizzare le risorse impiegate nelle strutture sanitarie pubbliche, aumentare la produttività del servizio, valorizzare la professionalità dei medici e degli operatori”.

Marco Vincenzi

Marco Vincenzi


Vincenzi ha anche espresso il pieno apprezzamento del gruppo consiliare del Partito Democratico per questo “importante risultato dell’Amministrazione Zingaretti e per la capacità di concretizzare, giorno dopo giorno e in modo fattivo, l’obiettivo programmatico di realizzare un nuovo modello di sanità nel Lazio”.

Come ricorda l’Airc, Associazione Italiana per la ricerca sul cancro,
ogni giorno in Italia si scoprono 1.000 nuovi casi di cancro.
Si stima che nel nostro Paese vi siano nel corso dell’anno 364.000 nuove diagnosi di tumore, di cui 162.000 fra le donne. Dalla cifra sono esclusi i tumori della pelle, per i quali è prevista una classificazione a parte a causa della difficoltà di distinguere appieno le forme più o meno aggressive.

Negli ultimi anni, ricorda sempre l’Airc, sono aumentate le percentuali di guarigione: il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
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Merito soprattutto della maggiore adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e della maggiore efficacia delle terapie. Quasi il 70% dei tumori potrebbe, infatti, essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti adottassero stili di vita corretti e aderissero ai protocolli di screening e diagnosi precoce.

Antonello La Monaca