Berlusconi: zitti tutti Interviene per contenere la cagnara dei suoi

Berlusconi: zitti tutti  Interviene per contenere la cagnara dei suoi

Berlusconi deve aver tirato le orecchie ai suoi“aficionados” più facinorosi. A coloro che, per fare la gara a chi è più “aficionado”, ha finito per dare un’immagine veramente rissosa di tutti i seguaci del Cavaliere. Che fossero rissosi verso gli altri poteva passare, ma quando la polemica interna raggiunge vette da raffinati masochisti e finisce per minare tutta l’iniziativa mediatica impostata da Silvio Berlusconi, è il momento di metterli in fila.

Lui deve essere stato particolarmente aspro con il manipolo che si raccoglie attorno a “Il Giornale”. Attorno alla collaudata coppia Santanché – Sallusti che non ha esitato nei giorni scorsi, anche se tra le righe lo ha fatto pure in precedenza, a sparare ad alzo zero contro le cosiddette “colombe” interne del partito. Il giornale di famiglia é arrivato a criticare pesantemente il Ministro Lupi insinuando che la sua coabitazione con il ministro Mauri dentro Comunione e Liberazione non avrebbe portato a niente di buono per il Pdl. Ovviamente, i termini usati non erano proprio esattamente questi, ma quasi. La sostanza si.

Silvio Berlusconi, dopo la polemica sollevata dalla intervista della Santanché su La Repubblica, e la sdegnata reazione di tutti coloro che si sentivano trattati quasi come dei traditori, che poi costituiscono la stragrande maggioranza del gruppo dirigente del Pdl, ha capito che doveva intervenire con decisione perché il partito rischiava di spaccarsi e disammorarsi proprio sul più bello.
santanche sallusti
Quella di Berlusconi è una delicata partita che, è chiaro, egli sta giocando già prima del 30 Luglio, quando arrivò la sentenza della Cassazione, a colpi di fioretto alternati a colpi di clava. Tutti indirizzati verso Giorgio Napolitano, Enrico Letta ed il Pd secondo una strategia non facile da seguire, ma sicuramente capace di tenere tutti sulla corda fino al momento in cui si arriverà al dunque. Il fatto è che, con il fioretto o con la clava, lui riesce a scandire i tempi della politica in questa fase a patto che tutto sia giostrato in maniera perfetta, come solo lui sa fare.

I suoi, se non lo seguono, e fanno di testa loro, rischiano solo di rovinare tutto. Anche perché tra di loro non c’é nessuno capace di arrivare ai suoi livelli.

Allora, è il momento che i comprimari tacciano. Lui lo dice sbottando chiaro e tondo. Ovviamente, dando colpa alla stampa capace, si sa, di compiere nefandezze di ogni genere, soprattutto quando c’é di mezzo lui.

Così, mogio mogio, anche Il Giornale si deve adeguare e pubblica, ma si vede e si sente che si tratta di cosa sofferta, le reprimende di Silvio Berlusconi. Lo fa come se dovesse bere un amaro calice. Sostanzialmente, si limita a pubblicare, virgolettandolo, l’intervento del leader:”In questa situazione di difficoltà per il nostro Paese e di confronto tra le forze politiche, il dibattito all’interno del Popolo della Libertà, che nasce come chiaro segnale di democrazia, viene sempre più spesso alimentato, forzato e strumentalizzato dagli organi di stampa”.
berslusconi cauto
Allora: “la passione e l’impegno generoso dei nostri dirigenti e dei nostri militanti, anche negli ultimi giorni, vengono riportati e descritti a tinte forti, quasi fossero sintomi di divisione e di contrasto. Perciò, invito tutti a non fornire con dichiarazioni e interviste altre occasioni a questa manipolazione continua che alimenta le polemiche e nuoce a quella coesione interna, attorno ai nostri ideali e ai nostri valori, che è sempre stata ed è il tratto distintivo del nostro movimento”.

Non c’è molto da aggiungere. E’ sicuro che lo ascolteranno. Falchi, colombe, pitonesse e … moscerini.

Alessandro di Severo