Usa: cancro al seno tra le donne Discriminazione anche nella malattia Le donne nere muoiono molto di più

Usa: cancro al seno tra le donne  Discriminazione anche nella malattia  Le donne nere muoiono molto di più

Anche se il cancro al seno non fa discriminazioni fra razza o classe sociale cui appartengono le donne colpite, un nuovo studio ha dimostrato che le donne nere hanno un 12,9 per cento in meno di possibilità di sopravvivere ad una diagnosi di questo tipo di cancro, nel corso dei successivi cinque anni, rispetto a quelle di pelle bianca.

Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association, l’associazione dei medici Usa, è frutto dell’esame di 7.375 donne di colore che, tra 1991 e il 2005, hanno avuto una diagnosi di cancro al seno.

I loro dati sono stati confrontati con quelli di uno stesso numero di donne bianche. Le informazioni erano quelle delle pazienti di 16 centri statunitensi della SEER, l’organismo che riunisce le strutture di sorveglianza, epidemiologia e fine risultati di tutto il Paese.
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Tutte le pazienti hanno ricevuto cure continue fino al dicembre 2009. Ogni paziente nera è stata abbinato ad una paziente bianca seguendo una suddivise di tre diverse categorie: dati demografici (età, anno di diagnosi), caratteristiche del tumore ed il trattamento: chirurgia, radioterapia e chemioterapia.

I risultati emersi sono scioccanti. Non solo lo studio dimostra che le donne nere hanno minori possibilità di sopravvivere ad una diagnosi di cancro al seno rispetto alle bianche, ma anche che questo é dovuto, in gran parte, alla disparità di trattamento ricevuto, sempre rispetto a quello delle donne con la pelle bianca.

Solo il 5,9 per cento delle donne bianche non ha ricevuto alcun trattamento per il tumore contro il 12,6 per cento di quelle nere. Queste ultime, hanno dovuto aspettare in media, per iniziare il trattamento, 29,2 giorni in media contro i 22,5 giorni di attesa delle donne bianche.
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Considerando che L’American Cancer Society ha scoperto che, per aumentare il tasso di sopravvivenza, è molto importante la riduzione dei tempi di attesa tra la diagnosi ed i primi trattamenti , viene facile sostenere, come fa il “Los Angeles Times”, che una buona parte del motivo di questa disparità del tasso di mortalità potrebbe essere dovuto proprio ad una differenza tre le cure ricevute.

Inoltre, sembra che, più è simile il livello economico delle donne prese in questione, e più sono simili le percentuali di rischio di morte delle pazienti, nel senso che il colore della loro pelle sembra incidere in maniera minore. In questi casi, infatti, il divario nel tasso di sopravvivenza si è ridotto fortemente.

Un terzo, cioè é stato solo del 4,4 per cento inferiore per le donne nere. Nel caso poi di un trattamento medico simile il gap si è ridotto ulteriormente, al 3,6 per cento.

E’ facile, allora, prendere questi dati per dimostrare quanto, razza e livello economico sociale, costituiscano fattori importanti per il trattamento sanitario.
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E’ risaputo che negli Usa è denunciata da sempre una grave mancanza di opportunità di trattamento per tutti coloro che non hanno i soldi per pagarsi da soli le proprie cure sanitarie, anche in casi drammatici e diffusi di una malattia come il cancro al seno delle donne.

John De Giorgi