Dal Governo britannico notizia shock: sui mezzi pubblici romani vi derubano! Le banalità riprese dalla stampa italiana

Dal Governo britannico notizia shock:  sui mezzi pubblici romani vi derubano!  Le banalità riprese dalla stampa italiana

Attenzione ai borseggiatori sugli autobus e metro romane. Grande clamore per la “scoperta dell’acqua calda”, si potrebbe dire. Il riferimento va al rilievo che alcuni giornali italiani hanno dato alle “banalità” ed ovvietà scritte nel sito web del Governo britannico alla voce ‘Crime’, all’interno degli avvisi che ogni governo fornisce, spesso rinnovandoli pigramente di anno in anno, per i connazionali che vanno all’estero.

Veniamo così informati sul fatto che i britannici farebbero bene a stare attenti “ai trasporti pubblici, in particolare alle aree affollate a Roma, specialmente alla stazione Termini e sull’autobus della linea 64 per piazza San Pietro”. Sulle altre linee, di meno? verrebbe da chiedere!

Queste sarebbero, per l’anonimo estensore, alcuni dei luoghi dove le “gang” entrano in azione, con “scippatori” e “borseggiatori”. Gli originali avvisi del sito ufficiale britannico si concludono con un ultimo suggerimento che denota un’astuzia davvero invidiabile: “lasciate gli oggetti di valore in albergo”.
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Il sito cerca anche di andare nei dettagli e parla delle tecniche utilizzate da vere e proprie bande organizzate all’opera sui mezzi pubblici: “Sui bus o in metro mentre uno distrae la vittima, gli altri lo ripuliscono”. Evidentemente, si ritiene che il lettore non abbia mai neppure visto un film in vita sua in cui ci sono “gang” di scippatori all’opera.

Nella ‘lista nera’ del governo britannico sono indicati, infine, anche l’aeroporto di Fiumicino ed i treni notturni.

Ci troviamo di fronte a degli avvertimenti che valgono, ahi noi, per tutto il mondo. La metropolitana di Londra, così come gli autobus della capitale britannica, sono pieni di cartelli che avvertano sul fatto che borseggiatori e ladri di ogni genere potrebbero essere all’opera. Lo stesso troviamo indicato a New York o a Parigi.

Per non parlare, poi, della criminalità omicida che, secondo statistiche consolidate da tempo, anche per l’estensione geografica e per il più alto numero di abitanti mette Londra e New York decisamente avanti ad una città come Roma. In quest’ultima c’é la probabilità otto volte di meno di essere vittima di un grave crimine, come omicidio e violenza, rispetto a quelle delle megalopoli estere.

Insomma, i ladri non mancano da nessuna parte del mondo. Non c’è paese in cui non sia previsto il reato in questione, non vi siano poliziotti pronti ad acchiappare i ladri, non vi siano carceri. In conclusione: son tutti uguali i paesi del mondo.
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I siti web istituzionali, soprattutto quelli dei ministeri degli esteri, sono costretti a scrivere quello che scrivono e, del resto, sia pure con un alto tasso di stereotipi, non raccontano balle.

Quello che è difficile capire è il provincialismo di tanta stampa italiana che continua a fare titoloni su quello che continuiamo sia giusto ritenete “la scoperta dell’acqua calda” solo perché ne parla per dovere istituzionale un sito web straniero.

Alessandro Di Severo