Malagrotta vivrà, tranquilli…anzi No. Siamo alla farsa finale ma si insiste ancora: Impossibile una nuova discarica per Roma

Malagrotta vivrà, tranquilli…anzi No.  Siamo alla farsa finale ma si insiste ancora:  Impossibile una nuova discarica per Roma

Roma non avrà una nuova discarica, almeno in tempi brevi o salvo più che improbabili miracoli. Anche se il concetto sembra ben lontano dalle menti di chi “conta” e decide. Malagrotta, di riffa o di raffa, proseguirà l’attivita, tra la soddisfazione del suo storico proprietario avvocato Manlio Cerroni che si frega le mani per aver messo su a proprio vantaggio il business dei business quale indiscusso “capo dei capi” della spazzatura. Ormai la frittata è fatta. Troppi gli errori, tra entusiastici proclami di imminenti nuove soluzioni puntualmente smentite dai fatti con conseguenti repentine marcie indietro. Ovvero ipotesi immediatamente e brutalmente stoppate dalle proteste degli abitanti delle zone appena prescelte per lo smaltimento dei rifiuti. Un inestricabile guazzabuglio provocato, ahimè, dalla presunzione e dalla provata incapacità di quanti sono stati chiamati alla responsabilità della soluzione del grave problema che da tempo affligge la capitale.

aaamonnezza16Una volta appurato che bastavano gli strilli e gi striscioni anche di pochi abitanti delle zone di ipotetiche nuove discariche per impedirne la realizzazione, il gioco è finito. Folle e insensato continuare a procedere su un binario decisamente morto. Ma scusate, chi sarebbe disposto ad accettare sui terreni a lui vicini lo scarico e lo stoccaggio di tonnellate e tonnellate di schifezze di ogni genere? E ci si scandalizza pure di fronte alle nuove proteste? Pazzesco, per non dire di peggio. Non verrà mai più trovato, non solo nella zona di Roma ma dell’intero Lazio, nemmeno un metro quadrato disponibile. “E che noi siamo più fessi degli altri?”, non si sentirebbe che dire. Siamo al ridicolo.

E ora ci si mette pure Alemanno in compagnia della brillante stratega Sveva Belviso a cavalcare la protesta, prendendo la palla al balzo dell’uscita del ministero della Difesa dicendo: “Segnale importante, un’alternativa all’Ardeatina allora c’è”. Ma ci confondiamo, o Gianni Alemanno è stato sindaco di Roma fino a ieri, con in funzioni di vice la graziosa Sveva? E non aveva pure lui “studiato” tante soluzioni alternative a Malagrotta, sostenendo che in ogni caso andava trovata un’area al di fuori del territorio del Comune di Roma? aaamonnezza50Già, perché i suoi ex colleghi del Lazio sarebbero tutti “fessacchiotti” facilmente abbindolabili! Cosa non si farebbe per un pugno di voti! Siamo alla farsa finale, anzi alla barzelletta.

Commissari di Governo, Prefetti, Ministri, mettetevi l’animo in pace. “Non c’è più niente da fare, è stato bello sognare….”, non dicevano così le prime rime di una nota canzone del passato? A lor signori, non sembra rimangano che due strade. O l’azione di forza, costi quel che costi, che mai e giustamente farebbero. O un radicale cambio di direzione, con il temporaneo trasferimento dei rifiuti verso chi è pronto ad accoglierli a braccia aperte, dietro pagamento si intende, mettendo in atto contemporaneamente una seria politica nazionale per lo smaltimento dei rifiuti uscendo, questa volta sì a forza, dalla non più accettabile anarchia dell’ognuno che dice la sua.

aaamonnezza2 cerroniNel momento in cui il ministero della Difesa si dice pronto “a trovare soluzione idonee per risolvere il problema”, il Governatore del Lazio, Zingaretti, si indigna per la sortita del ministro Mario Mauro “sulla vicenda rifiuti di Roma che è stravagante se non folle”. Ma folle è l’intero contesto che incapace di trovare reali soluzioni permette al dritto Cerroni di continuare a fregarsi le mani, contando le montagne di dobloni che la nostra spazzatura porta ogni giorno nei suoi sempre più ampi forzieri. Secondo noi, e qui sta la provocazione, Manlio Cerroni, laureato sul campo “honoris causa” come uno dei maggiori esperti di smaltimento rifiuti del mondo, se ufficialmente incaricato, riteniamo che sarebbe in grado di risolvere il problema romano e laziale in quattro e quattrotto. Ma a che prezzo? Non gli converrebbe di certo. E neppure ad altri, pensiamo…

E mo’, come si dice a Roma, per i rifiuti gli abitanti della zona del “Divino Amore” scomodano pure Papa Francesco, e il Vaticano. Il dirigente romano di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, passa poi il segno e supera se stesso e l’intera claque dei protestatari di turno: “Nel giugno del 1944 – ricorda De Priamo – Papa Pio XII invitò i romani ad appellarsi alla Madonna del Divino Amore per salvare la città dai bombardamenti. E Roma fu salva. Così non vorremmo che 69 anni dopo il ringraziamento di Roma sia quello di piazzare a ridosso del santuario del Divino Amore la nuova discarica cittadina”. E’ proprio vero, ormai sacro e profano vanno di pari passo, non c’è proprio più ritegno alla vergogna!

Enrico Massidda