Roma: aumento tariffe strisce blu Forse in Agosto, durante le ferie?

Roma: aumento tariffe strisce blu  Forse in Agosto, durante le ferie?

“Abbiamo iniziato a discutere del piano tariffario della sosta, nei prossimi giorni l’assessore Improta farà un lavoro più nel dettaglio”. E ancora: “In una delle prossime giunte approveremo la delibera, che comunque ha bisogno di un supplemento di riflessione”. Le dichiarazioni sono del vice sindaco di Roma, Luigi Nieri, che deve rispondere delle voci sul nuovo piano tariffario relativo alle strisce blu delle strade della Capitale.

Tradotto in parole povere si tratterà di vedere in che modo far digerire gli aumenti già decisi, si dovrebbe aumentare del 50 per cento di colpo, passando dall’euro attuale a cinquanta centesi in più. E’ possibile che gli aumenti vengano fissati nel pieno del mese di Agosto con la speranza che passino più sotto silenzio e siano digeriti da una popolazione che ha imparato a digerire di tutto, oramai.
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In più, ci sarebbe la bella pensata di ridurre, se non addirittura, eliminare gli abbonamenti che, in taluni casi, alleviano non poco il vero e proprio salasso cui devono sottostare gli automobilisti. Sembra inoltre, che dopo tanti anni, finalmente, moto e motorini non potranno più occupare gratuitamente le aree delle strisce blu, come hanno fatto finora da quando il sindaco Rutelli volle, così, incentivare l’uso del motorino.

Ovviamente, la Giunta Marino introduce questi nuovi provvedimenti per fare cassa. Però, la giustificazione è sempre la stessa: i romani devono imparare a prendere i mezzi pubblici. Viene così rovesciato demagogicamente il problema. Riduciamo il traffico privato e miglioreremo quello pubblico. No, deve essere fatto il contrario, come è accaduto in tutte le principali città del mondo moderno. Si è migliorata, davvero, la rete pubblica e, poi, si è intervenuti, anche drasticamente, per limitare la circolazione dei privati.
223
Se Ignazio Marino, il suo vice Nieri e l’assessore al traffico Improta per più giorni se ne andassero in giro per Roma salendo sugli autobus con barba finta ed impermeabile, per non farsi riconoscere, scoprirebbero qual è la vera condizione del servizio Atac. Provino a prendere, ad esempio, il 223 dalla Nomentana per arrivare alla Giustiniana, sulla Cassia. Scopriranno che, a volte, ci vuole persino un’ora e mezza. Per non parlare di molte altre linee dove succede la stessa cosa.

In questi giorni, poi, con le ferie, mancano gli autisti. A volte viene il dubbio, aspettando alle fermate, che gli autobus attesi esistano, persino.

Red