Uk: delitto a sfondo razziale mette in forte imbarazzo la polizia accusata di utilizzare agenti infiltrati
Un ex capo dei servizi speciali della polizia britannica, Bob Lambert, ha rivelato l’esistenza della pratica di utilizzare le identità di bambini morti in modo che gli agenti infiltrati potessero servirsene nel corso delle loro attività clandestine. La cosa, ha dichiarato il personaggio in questione, era “ben nota ai più alti livelli del Ministero dell’Interno”.
Lambert, che sta affrontando una potenziale indagine sul lavoro svolto per una speciale unità segreta di agenti infiltrati, ha ammesso che quando è stato utilizzato come spia egli adottò l’identità di un bambino di sette anni, deceduto per una cardiopatia congenita. Egli ha anche ammesso di aver usato la sua falsa identità in tribunale e di aver diffamato la catena di hamburger McDonald come coautore dell’opuscolo “McLibel”.
L’ex agente speciale ha ammesso pubblicamente di aver avuto quattro rapporti con altrettante donne nel corso della sua attività spionistica e mentre era sotto copertura. Con una di queste ha avuto addirittura un figlio. Lambert ha voluto scusarsi con tutte loro:”Con il senno di poi posso solo dire che mi dispiace davvero per quel che ho fatto e mi scuso con le donne che ho circuito”.
Lambert, nel 1980, sarebbe stato impiegato dalla polizia assumendo la figura ed il ruolo di un attivista per i diritti degli animali ed utilizzando il nome “Bob Robinson”, all’interno di una unità segreta della Polizia metropolitana chiamata “Demonstration Squad Special” (SDS) e che da sempre usa la pratica dell’infiltrazione di agenti nei gruppi di attivisti politici. Dopo dieci anni è stato promosso a messo alla guida di altri agenti sotto copertura.
“The Guardian” di Londra ha rivelato nei dettagli il lavoro segretamente svolto da Lambert, il quale è stato utilizzato anche dalla squadra “sorella” della SDS, cioé la “National Public Order Intelligence Unit”, il gruppo che si occupa della vigilanza segreta dell’ordine pubblico. Lambert, però, definito le rivelazioni del giornale londinese “una combinazione ingannevole di verità, distorsioni, esagerazioni e menzogne”.
Tuttavia, nel corso di una intervista trasmessa su un’emittente britannica, l’ex agente speciale ha ammesso che molte delle accuse mosse contro di lui erano vere, aggiungendo: “Credo di aver fatto errori gravi che rimpiangerò per tutta la vita”.Lambert ha detto di essere stato arrestato “quattro o cinque” volte mentre operava sotto copertura e che nel 1986 è comparso in un tribunale accusato di un “reato minore contro l’ordine pubblico” e presentandosi sotto falso nome, al fine di “mantenere la copertura”.
Anche se ha ammesso di avere avuto svariati rapporti con diverse donne, Lambert ha negato che la cosa fosse legata ad una deliberata tattica utilizzata nella SDS. L’ex agente ha comunque chiarito di essere sempre stato un marito fedele fino a quando non è “diventato un poliziotto sotto copertura”. Come a dire che l’occasione fa l’uomo ladro e lui, di queste occasioni, ne avrebbe approfittato ampiamente.
Il legale di otto donne coinvolte in rapporti con Lambert, ed altri poliziotti in borghese, ha detto invece che ci si trova dinanzi ad una pratica usata sistematicamente, grazie alla quale gli agenti infiltrati usavano ripetutamente relazioni a lungo termine per costruire e mantenere la loro copertura.
Sembra che quasi tutti gli agenti infiltrati identificati finora – tra cui quelli noti per aver lavorato sotto la guida di Lambert – hanno avuto rapporti sessuali durante le operazioni da infiltrati.Una spia SDS diventata informatore degli inquirenti, Peter Francis, ha detto che, quando venne schierato come attivista anti-razzista, i suoi superiori gli chiesero di trovare qualcosa di “sporco” che potesse essere usato per colpire la famiglia di Stephen Lawrence, l’adolescente nero pugnalato a morte in un attacco razzista nel 1993.
E’ stata la sua rivelazione a dare l’avvio ad ulteriori indagini sulle presunte tattiche segrete utilizzate contro la famiglia Lawrence, i loro sostenitori e Duwayne Brooks, amico di Stephen e principale testimone dell’omicidio.
John Balcony