Rivoluzione scuole inglesi Basta con il cibo da casa e “take away”

Rivoluzione scuole inglesi  Basta con il cibo da casa e “take away”

I pranzi al sacco potrebbero essere vietati nelle scuole britanniche e gli alunni potrebbero vedersi impedita la possibilità di uscire di scuola durante le pause per comprare quello che viene definito il “cibo spazzatura” dei “take away”. Questi sarebbero alcuni dei progetti allo studio da parte del Governo di Sua Maestà per evitare l’ingente spreco dei pasti scolastici che oggi viene registrato con un enorme inutile consumo di cibo e di risorse finanziarie pubbliche.

Il piano, elaborato da John Vincent e Henry Dimbleby, fondatori della società alimentare Leon, si propone di affrontare il problema originato dalla scarsa considerazione di cui godono i pasti distribuiti nelle scuole. Secondo le cifre elaborate, attualmente, le famiglie spendono 1 miliardo di sterline per il pranzo dei bambini portato da casa ma solo nell’’1 per cento dei casi questi pasti sarebbero in linea con gli standard nutrizionali. Al contrario, gli studi dimostrerebbero che la maggior parte del cibo distribuito a scuola costituisce una scelta più sana.

Le misure suggerite comprendono divieti per le bevande zuccherate, patatine e dolci, ma anche quello dei pranzi preparati a casa e l’acquisto di cibo presso i “take away”. Con i divieti, si invitano le scuole a preparare cibi migliori e garantire maggiore qualità agli spuntini serviti durante le pause di metà mattina.
Viene suggerito anche di concedere sovvenzioni per i bambini nel primo periodo di scuola primaria e secondaria o di sconti per i genitori con più figli oltre che invitare gli insegnanti a mangiare con gli alunni della sala da pranzo.
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Quasi un quinto dei bambini del Regno Unito sono obesi al momento in cui lasciano la scuola primaria. La situazione è ancora peggiore a Londra, con quasi un quarto dei bambini in sovrappeso o obesi.
Attualmente, la maggior parte degli alunni – circa il 57 per cento – consuma un pranzo al sacco o acquista cibo al di fuori della scuola. Attualmente la voce pasti incide per 140 milioni di sterline tra i sussidi scolastici.

John Balcony