Il 18 giugno il condominio cambia: basta con Amministratori improvvisati possibile per tutti il controllo dei conti

Il 18 giugno il condominio cambia:  basta con Amministratori improvvisati  possibile per tutti il controllo dei conti

Signori condomini si cambia. L’assemblea, spesso finora di stampo casareccio, con amministratori improvvisati e di frequente cinicamente bistrattati fino a essere cacciati, dal 18 giugno non sarà più come prima. Tutto più professionale, a cominciare proprio dalla figura dell’Amministratore che dovrà essere necessariamente un vero professionista competente del settore. E poi, tra i cambiamenti più significativi, la riduzione delle maggioranze necessarie per deliberare su aspetti quali l’ammodernamento degli impianti e le innovazioni in geerale, e reale trasparenza nella contabilità. Neutralizzati così quei “pierini dal No facile” capaci da soli di bloccare unicamente per ripicca o dispetto anche ciò che sarebbe più che necessario e fine di quelle incomprensibili tabelle, intima gioia degli amministratori più spregiudicati.

condominio7L’amministratore dovrà quindi giocoforza essere un professionista in possesso dei necessari requisiti, e non condomino, almeno in quei fabbricati dove ci siano appartamenti e locali di oltre otto proprietari. Nei condomini più piccoli, invece, anche il condomino, ma qualificato, potrà aspirare gestirl’amministrazione. E poi la durata del mandato: incarico annuale per l’Amministratore, rinnovabile per analogo periodo, con la possibilità per l’assemblea di revoca del mandato in qualsiasi momento lo ritenga opportuno.

Ora veniamo al titolo di studio. Niente più amministratori “fatti in casa”. Per poter aministrare un condominio, infatti, è ora necessario almeno il diploma di scuola superiore e l’aver frequentato uno specifico corso di formazione. Potrebbe esser richiesta, è optional dell’assemblea, la stipula di polizza assicurativa che copra i danni da responsabilità civile provocata in “corso d’opera” dall’Amministratore. E ciligiegina sulla torta, l’assoluta proibizione per l’Amministratore di ricever deleghe dai condomini, che è stata fino ad ora una delle pratiche più diffuse, ma fonte di inenarrabili guai.

condomini3E siamo al conto corrente condominiale obbligatorio per assicurare la più possibile trasparenza nella gestione economica. La sua mancata apertura alle poste o in banca potrebbe costare caro all’Amministratore, il licenziamento in tronco! L’Assemblea ha poi il potere di aprire un prorio sito web a spese dei condomini, e anche gli inquilini in affitto disporranno della facoltà di chiedere il controllo dei conti, facoltà questa finora riservata ai soli proprietari.

Obbligatoria, poi, la richiesta di decreto ingiuntivo dell’amministratore nei confronti degli inquilini morosi a sei mesi dalla chiusura del bilancio. Da parte loro, i fornitori potranno ottenere dal condominio nominativi e indirizzi di quei clienti “birichini” abituati a cercar tutte le scappatoie per non saldare o per pagare, come si dice, a “babbo morto”. Previsti, la creazione di un fondo ad hoc per la tutela nel caso di lavori di importo rilevante; il ricorso a maggioranza semplice e non più qualificata per gran parte delle decisioni; la possibilità per i singoli condomini di utilizzare gli spazi comuni, con tuttavia facoltà di blocco con maggioranza qualificata da parte dell’Assemblea nell’eventualità di dispute e controversie, ma solo se si sia in grado di dimostrare il verificarsi di un reale danno.

Antonello La Monaca