Mega progetto Barcellona: vivere come a Dubai ma in Catalogna nel lusso dell’ isola che ancora non c’è

Mega progetto Barcellona:  vivere come a Dubai ma in Catalogna  nel lusso dell’ isola che ancora non c’è

Barcellona come Dubai. Stando alle notizie che provengono dalla penisola iberica parrebbe di si. Nonostante la situazione economica sempre più allarmante, la città catalana sembra sul punto di ospitare un’opera avveniristica che dovrebbe, secondo gli esperti, farci dimenticare la vela di Dubai. Un albergo avveniristico su di “un’isola che non c’è”. Almeno per ora.

Un futuro indicato nel nome avveniristico, Mobilona Space Hotel. Gli ideatori sono due società americane che ne sopporteranno i costi che si preannunciano altissimi. Il costo dell’impresa è stato stimato in 1.5 miliardi di Euro, ma in compenso sul web nel sito Barcelona lsland è già possibile acquistare gli appartamenti del futuro il cui prezzo va dai 495 mila Euro sino a 20 milioni. Nel complesso, però, è stato previsto tutto e, nel prezzo dell’appartamento, è compreso un posto barca per uno yacht di 200 metri, con tanto di primo centro benessere a “gravità zero”. E non poteva mancare la “chicca”: un superattico di 6 piani con eliporto e piscina privata, messo sul mercato a 70 milioni di dollari.

mobilona9Ma non è tutto, secondo il progetto nella costruzione troverà posto anche un albergo spaziale in una torre di 300 metri di altezza con 2000 tra stanze, suite e residence, dotato, naturalmente, delle migliori e più avveniristiche tecnologie del momento.

Secondo l’inventore del progetto l’idea portante sarebbe quella di catapultare l’ospite in una sorta di viaggio spaziale-marino in cui il cliente si troverà a contatto con le più belle immagini dell’universo.
Molteplici le attrazioni tecnologiche che accompagneranno l’ospite all’interno del mega Hotel. Sono stati previsti corridoi nei quali sarà possibile sentire i battiti del cuore. Dal proprio telefonino, con le diverse applicazioni, si potrà governare tutto. Dalla temperatura della stanza alle luci soffuse. E questo senza contare la sveglia, e l’erogazione dell’acqua a fiori e piante sul balcone. I prezzi, naturalmente Certo i servizi saranno commisurati ai prezzi: dai 300 ai 1500 euro per notte.

Come negli Emirati, a Dubai, nell’interno della mega costruzione sono stati previsti numerosi centri commerciali, dove sarà possibile vivere senza abbandonare l’isola artificiale. Progettato dall’architetto spagnolo Erik Morgan sulla più grande isola artificiale d’ Europa, la Barcellona Island, L’isola, come ha spiegato a noi di RomaSettimanale.it mobiloma20 bottariJerome Bottari chiamato a guidare il fantascientifico piano, “sarà la più grande d’Europa e la Torre Galaxy, la più alta del vecchio continente. Jerome è inoltre fiducioso che il concetto di “hotel spaziale” sarà popolare e ha già svelato i piani per progetti simili a Hong Kong e Los Angeles, fornendoci altri particolari.

Alla terraferma l’isola sarà collegata da un ponte pedonale e un trenino sopraelevato. Prima di entrare si passerà un acquario esclusivo, il Planktonium, nel quale entrare in contatto con le forme di vita degli abissi oceanici. Non mancherà la galleria del vento. L’idea del progettista è quella di catapultare l’ospite in una sorta di viaggio intergalattico con enormi schermi che rimandino immagini delle galassie più remote dell’Universo. Una vera e propria oasi per i super ricchi che arriveranno con i panfili e potranno usufruire di un servizio barca-taxi rigorosamente a energia solare.

Un progetto, assicurano, che sarà completamente ecocompatibile. Un’oasi super esclusiva che sembra stridere con la situazione occupazionale presente nella penisola iberica, dove i disoccupati sono oltre sei milioni.

mobilona4Un investimento che, tuttavia, appare troppo grande e lascia non pochi dubbi e qualche domanda importante che appare senza risposta: dove Bottari riuscirà a trovare i sei miliardi che alla fine serviranno alla realizzazione un mega piano da sei miliardi di dollari? E questo anche se gli investitori americani continuano a credere nella bontà del progetto che dovrebbe portare a Barcellona diecimila ospiti in più all’anno.

Ma i “piani” sono già bloccati dal Sindaco di Barcellona, Xavier Trias, che non li giudica in linea con la sua visione della città. “Non abbiamo intenzione di trasformare Barcellona in uno spettacolo dice – non abbiamo bisogno o desiderio di affrontare progetti di questa natura. Siamo una città di cultura, di conoscenza, di creatività e di innovazione e il nostro progetto (per sviluppare la città) seguirà un percorso diverso”. Pur lasciandosi la possibilità di dare la dovuta considerazione alla proposta. Non si sa mai.

Enrico Barone