Nuovo disegno di legge per l’apertura di casinò in Italia
Bolzano – Dal Trentino – Alto Adige nuova “spinta” per l’apertura di nuovi Casinò in Italia, con l’obbiettivo di realizzarne uno a Merano. E così, freschi di elezione, i senatori Südtiroler Volkspartei (SVP, letteralmente “Partito Popolare Sudtirolese”) Karl Zeller e Hans Berger hanno ripresentato il disegno di legge “‘Norme per l’istituzione e la regolamentazione delle case da gioco sul territorio nazionale”.
Un disegno di legge il cui punto qualificante, spiegano i due firmatari nella relazione introduttiva, “è la distribuzione regionale delle case da gioco. Il testo propone di affidare alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio delle case da gioco, la cui titolarità deve necessariamente spettare all’amministrazione comunale, che potrà gestirla direttamente o tramite aziende municipalizzate. Ovvero tramite società a capitale misto, o anche costituite solo da capitale privato, in cui però i privati devono ottenere obbligatoriamente il nulla-osta delle autorità regionali o provinciali competenti, allo scopo di evitare l’ingresso di soggetti ‘a rischio’ negli organi amministrativi”.
Con il disegno di legge, Karl Zeller e Hans Berger vogliono “superare una situazione di anacronistica disparità di trattamento tra la quasi totalità dei comuni italiani dove quei pochi comuni, attualmente sedi di case da gioco, usufruiscono di notevoli proventi con i relativi e ben immaginabili vantaggi turistici. Si ritiene, inoltre, che l’apertura di nuove case da gioco pubbliche sul territorio dello Stato possa dare un duro colpo alla malavita organizzata, che gestisce le bische clandestine, e che, allo stesso tempo, possa favorire il reperimento di risorse economiche molto utili per lo sviluppo turistico, artistico e culturale di alcune zone del Paese. Esiste oggi l’esigenza sempre più pressante di ottenere una legge organica che regolamenti il gioco d’azzardo, riconoscendone la legittimità a condizioni predeterminate. Vi è, appunto, la necessità di una riforma capace di regolamentare un settore, come è già stato fatto da tutti i nostri partner europei, superando immotivate resistenze di carattere morale, la cui coerente applicazione dovrebbe altrimenti condurre a vietare tutte le forme di gioco d’azzardo, compresi il totocalcio, il totogol, le lotterie”.