La Cina ha ospitato la cerimonia dell’inaugurazione della Investment Bank per le infrastrutture asiatiche (AIIB), una nuova istituzione finanziaria internazionale destinata a rivaleggiare con la Banca Mondiale e con la Banca asiatica di sviluppo.
La AIIB è stata fondata da 50 paesi, tra cui Regno Unito, Germania, Australia e Corea del Sud mentre Stati Uniti e Giappone non hanno voluto aderire e si sono detti contrari alla sua costituzione.
Gli analisti vedono nella nascita di questa nuova struttura internazionale un’importante vittoria diplomatica per la Cina e per il sostegno ai suoi grandiosi piani di creazione di infrastrutture che riguardano porti, strade e città.
La banca parte con un capitale autorizzato di 50 miliardi di dollari, ma si conta di portarlo a regime con 100 miliardi. La Cina vi manterrà una partecipazione oscillante tra il 30 ed il 34% diventando la più grande azionista. L’ India sarà il secondo più grande azionista con una quota tra il 10 ed il 15% del capitale, mentre la Russia e la Germania seguiranno in terza e quarta posizione.
Anche Italia e Francia hanno aderito con quote più piccole nonostante la palese irritazione degli Usa e i tentativi di questi ultimi di scoraggiarne la partecipazione.