Almeno 71 persone sarebbero state uccise in un paio di località della provincia di Aleppo, nel nord della Siria, a causa del lancio da parte di elicotteri militari di Damasco di bombe costituite da barili contenenti anche sostanze chimiche.
I bombardamenti sarebbero stati effettuati a al-Bab, città in mano ai guerriglieri dell’Isis, dove sarebbero state 59 le vittime, e nel capoluogo Aleppo dove i morti sarebbero state 12. Il governo siriano, invece, continua a negare l’uso di questi ordigni che sono vietati dalle leggi internazionali. Anche il Presidente Bashar al-Assad ha smentito le informazioni al riguardo.
Il bilancio delle vittime, però, sembra sia destinato a salire perché sarebbero numerosi i feriti in gravo modo per il crollo delle abitazioni in cui avevano cercato riparo.
In quattro anni di guerra civile sarebbero più di 220.000 persone morte in tutta la Siria e sarebbero circa nove milioni, tra sfollati ed esuli, i siriani costretti a lasciare le loro case.