Hafiz Saeed Khan, importante capo Isis, o Daesh, in Afghanistan e Pakistan, è stato ucciso a seguito di un attacco di un drone americano nel mese scorso. La notizia viene dagli Stati Uniti le cui forze armate avevano già fatto un primo tentativo di eliminare il rappresentante del Califfato islamico lo scorso anno.
I servizi segreti afghani, anzi, credevano che Saeed Khan fosse morto dopo un attacco con droni nella provincia orientale afghana di Nangarhar, mentre invece questi era sopravvissuto.
Questa volta, l’islamista sarebbe stato ucciso nel distretto di Achin di Nangarhar il 26 luglio scorso tre giorni dopo il feroce attacco dell’Isis contro un raduno della minoranza Hazara nella capitale Kabul che provocò la morte di 80 persone e il ferimento di altre 230. In occasione del bombardamento statunitense sarebbero stati uccisi ben 120 terroristi islamisti.
Intanto, il Califfato islamico subisce pesanti sconfitte militari sia a Sirte in Libia, sia in Siria dove, adesso, è stata completamente tagliata la linea dei rifornimenti e di fuga verso la Turchia.