Scattata la tregua in Yemen dopo 6.000 morti in un anno

E’ scattata la tregua in Yemen, diventato un altro insanguinato terreno di scontro tra sunniti e sciiti, mentre imperversa anche l’islamismo estremista rappresentato soprattutto dai gruppi legati ad al Qaeda, anche se non sono mancati attentati e stragi rivendicate da quelli dell’Isis, o Daesh.

In un solo anno di vita, le fonti dell’Onu parlano di circa 6.000 morti e decine di migliaia di feriti, oltre che milioni di persone portate sull’orlo della morte per fame.

La tregua è stata sottoscritta dai ribelli delle milizie sciite degli Houthi che l’anno scorso hanno costretto alla fuga il Presidente eletto Hadi e poi hanno resistito all’intervento della coalizione dei sunniti organizzata e diretta dall’Arabia Saudita, cui partecipano tutti i paesi del Golfo, oltre che altre nazioni del mondo arabo o islamico come l’Egitto e il Sudan.

Le parti si sono impegnate al rispetto del cessate il fuoco e comunque non hanno rinunciato a combattere fino all’ultimo, visto che nelle ultime ore sono state uccise 20 persone.