Se non fosse pubblicato dal The Guardian di Londra, uno dei quotidiani più seri ed autorevoli al mondo, ci sarebbe da credere di trovarsi di fronte ad uno scherzo o ad una ricerca condotta da qualche buon tempone. Si tratta di uno studio condotto in vari paesi deI mondo i cui risultati sono che i bambini provenienti da famiglie religiose sono meno gentili e più aggressivi di quelli cresciute in famigli non religiose o agnostiche. Esattamente il contrario di quello che soprattutto una certa generazione, non solo di italiani, ha sperimentato e sempre pensato.
Però, secondo quanto racconta il giornale liberal socialista londinese, esperti di sette università di tutto il mondo hanno studiato cristiani, musulmani ed i bambini di famiglie non religiose per verificare il rapporto da loro vissuto tra religione e moralità e sono giunti alla conclusione che, come scrive il giornale, la fede religiosa ha una influenza negativa sull’altruismo dei bambini.
La ricerca ha interessato 1.200 bambini, di età compresa tra i cinque e i 12 anni, negli Stati Uniti, Canada, Cina, Giordania, Turchia e Sud Africa. Il 24% di loro erano cristiani, 43% musulmani e il 27,6% non religiosi.
Dal resoconto del The Guardian, in effetti, non si è in grado di valutare i criteri scientifici con cui lo studio è stato condotto. Anzi, nascono seri dubbi che si tratti di una cosa seria, visto che ci si limita a parlare di adesivi che i bambini avrebbero dovuto condividere con i compagni e di reazioni a filmati in cui venivano mostrati ragazzi che si spingevano l’un l’altro.
Su queste basi si è giunti alla conclusione che i bambini provenienti da famiglie religiose si mettono di più a giudicare gli altri e che le pene eventualmente da loro richieste per errori commessi dai coetanei sono più severe di quelle suggerite da loro coetanei agnostici o atei.