E’ il Mare d’Aral fotografato dal radar del satellite Sentinel 1A delll’Esa, Agenzia Spaziale Europea. Situato al confine tra Kazakistan e Uzbekistan in Asia centrale, con i suoi colori mostra immediatamente le conseguenze delle attività umane sull’ambiente e sulle risorse naturali. Si tratta del quarto mare interno più grande al mondo che ha, però, perso circa il 90 cento del suo volume d’acqua dal 1960 ad oggi, soprattutto a causa dei sistemi di irrigazione introdotti nell’epoca sovietica.
L’evaporazione dell’acqua ha lasciato scoperto un terreno salato secco chiamato il Karakum Desert Aral.
Questa immagine è stata creata dalla combinazione di tre successive scansioni dei radar del Sentinel-1A, assegnando a ciascuna un colore: rosso (dal 17 ottobre 2014), verde (dal 28 dicembre 2014) e il blu (dal 14 febbraio 2015).