Il Festival si apre con tanta agitazione e con un “comizio stradale” di Beppe Grillo. Poi,tutto torna nella normalità ed é solo Festival. Subito però c’é un “fuoriprogramma”. In pratica ciò che accadde sempre all’Ariston a Pippo Baudo nel 2011: Fazio interrotto alle prime battute da due lavoratori disperati che dall’alto minacciano di gettarsi in platea. Il conduttore poi raccoglie una lettera e i due desistono. E prima dell’inizia Grillo a Sanremo improvvisa un comizio e non risparmia nessuno. Un comizio “itinerante”, che comincia dalle sua uscita dalla sede del Movimento 5 Stelle della città dei fiori per proseguire verso il teatro Ariston dove dopo poco si svolgerà il festival della canzone e lui, seduto tra gli spettatori perché munito di regolare biglietto d’ingresso acquistato di tasca propria, come non ha mancato di sottolineare.
Non sono mancate altre battute che hanno riguardato anche Matteo Renzi: “Renzi è il vuoto, un cartone animato. È stato mandato al governo dalle banche”.
Prima di uscire sul lungomare sanremese, grillo sul suo blog aveva fortemente attaccato i compensi di Fazio, Littizzetto, ospiti e comprimari. Poi, in strada, a chi gli chiedeva come si sarebbe comportato nella platea dell’Ariston, ha rassicurato affermando: “Sono spettatore, non interferisco nel programma”. Così Fabio Fazio e soprattutto il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
Beatrice Zamponi