La Corte dei Conti ha intimato a Franco Fiorito la restituzione di 1 milione e 200 mila euro prelevati dai fondi a disposizione del Pdl Lazio e da lui stesso utilizzati illecitamente. Fiorito, capogruppo fino alla scorsa legislatura regionale appunto nelle fila del Pdl e più noto come “Batman”, col suo “comportamento”, secondo quanto stabilito dalla magistratura contabile, ha provocato un danno erariale che dovrà risarcire nella misura indicata dalla sentenza, ovvero oltre 1 milione di euro.
Nella lista delle spese passate al setaccio dalla Corte dei Conti figurano l’emissione di 134 assegni bancari staccati per rimborsare le spese denunciate dagli altri consiglieri regionali, i46 mila Euro illecitamente prelevati dalle casse pubbliche per finanziare l’acquisto di un Suv Bmw X5, i 18 mila Euro spesi per viaggi a Dubai, alle Maldive e a Positano. L’elenco comprende anche un bonifico di 1.815 Euro per l’acquisto e posa in opera di una caldaia nella villa che Fiorito possedeva San Felice al Circeo, nel litorale sud del Lazio.
Si é, comunque, trattato di un procedimento piuttosto complesso. In un primo momento la Procura della Corte aveva contestato a Fiorito la cifra di 1 milione e 300 mila euro. Di fronte alle schiaccianti evidenze, “Batman” aveva accettato una sorta di “patteggiamento”, impegnandosi nel maggio 2013 a restituire la somma di 1 milione e 90 mila euro, pagando con “rate ravvicnate”. Ma ad ottobre, Fiorito aveva versato solo 386 mila euro, un terzo di quanto pattuito, mentre altre indagini della Guardia di Finanza accertavano ulteriori spese da censurare. In ogni caso, altri 200 mila euro, come avevano spiegato i legali ai giudici, sarebbero presto giunti da un conto spagnolo.
Enrico Barone