Nuova tegola dalla Corte Costituzionale. Non si possono equiparare le droghe pesanti con quelle leggere, e così boccia la Legge Giovanardi-Fini. Nella norma di conversione, osserva la Consulta, furono inseriti emendamenti estranei all’oggetto e alle finalità del decreto. Cancellata perché incostituzionale la Legge rivive ora la Iervolino-Vassalli come dalle modifiche apportate a seguito del Referendum del 1993, ovvero pene più basse per chi fa uso, ad esempio, di haschish e Marijuana rispetto a chi viene pizzicato a consumare eroina o cocaina.dal referendum del 1993, che prevede pene più basse per le droghe leggere.
Esulta il centrosinistra alla notizie della decisione della Corte. “Anche se per ragioni formali, dalla Consulta è arrivata la bellissima notizia della bocciatura della legge Fini-Giovanardi – commenta Sandro Gozi del Pd – in quanto si tratta una normativa adottata non solo attraverso le forzature nelle procedure ma, soprattutto, a scapito del comune buon senso”.
Dalla “parte opposta”, uno dei padri della Legge, Carlo Giovanardi, per il momento preferisce tacere. E’ invece Maurizio Gasparri, come abitudine, a farsi subito sentire. Il vice presdente del Senato non si lascia sfuggire di tuonare ancora una volta contro la Corte Costituzionale affermando che “la Consulta non è più organo di garanzia” ma che, anzi, è organo “di demolizione”.
Beatrice Zamponi