Bocciato il governo, salvata la pensione dei parlamentari – di Giuseppe Careri

La decisione dei 5 Stelle, e poi di Lega e Forza Italia, di far cadere il Governo Draghi era nell’aria da diverse settimane. Aveva iniziato il partito di Conte con l’invio dei 9 punti ai quali Draghi aveva risposto in modo propositivo, anche se  qualunque risposta diversa giunta al capo del Movimento non avrebbe modificato la risposta dei 5 stelle. E’ stato un tira e molla estenuante che si è trascinato fino al mercoledi, al voto di fiducia al Senato che hanno poi costretto Draghi alle dimissioni. Per la verità Draghi ha cercato fino alla fine di coinvolgere deputati e Senatori a riprendere il cammino delle riforme con una domanda precisa: “ma non è a me che dovete rispondere se davvero volete che questo esecutivo continui a governare. Dovete rispondere ai cittadini, dovete rispondere al Paese”!

Nel suo discorso al Senato, il Presidente del Consiglio Draghi aveva richiamato l’attenzione dei Senatori sul fatto che duemila sindaci, gente comune, statisti, chiedevano alle forze politiche di continuare il cammino del governo per i molteplici problemi che assillano milioni di italiani, dalla pandemia, all’inflazione, alla guerra, al conseguimento dei soldi dell’Europa per il Pnrr.

Ma tutte queste motivazioni non sono state sufficienti a far cambiare parere ai 5 Stelle e, successivamente, alla Lega e a Forza Italia.

Adesso siamo in clima elezioni e i partiti che hanno fatto cadere il Governo hanno innestato la marcia della propaganda per accusare Draghi di aver voluto la crisi di Governo, stanco dice Berlusconi, sprezzante afferma Conte, privo di attenzione verso la lega dice Salvini.

Propaganda per prepararsi alla competizione elettorale, con Berlusconi che promette 1000 euro a tutti i pensionati, alle mamme che ci assistono; I 5 Stelle che dichiarano di essere una forza progressista, sempre pronta ad aiutare i più poveri, gli ultimi. Intanto con i 4 anni, sei mesi e un giorno che scatteranno il 24 settembre, il giorno prima delle elezioni, Deputati e Senatori si saranno assicurati la ricca pensione del Parlamento che incasseranno al compimento dei 65 anni.

Da parte sua il Presidente della Repubblica Mattarella ha voluto che la crisi di Governo avvenisse in Parlamento, e dal Quirinale ha inviato un duro monito ai partiti perche “collaborino tutti sulle emergenze”.

Draghi guiderà il paese per gli affari correnti in questi due mesi prima delle elezioni politiche del 25 settembre, e si è rivolto ai suoi Ministri pregandoli di “mantenere la stessa determinazione nei limiti del perimetro che è stato disegnato”.

Con la caduta del Governo Draghi, salta la riforma del fisco. I tassisti, dopo le proteste delle settimane scorse, tirano un sospiro di sollievo; infatti il contestato articolo 10 del disegno di legge concorrenza sulle liberalizzazioni verrà soppresso in commissione. 

Fortunatamente sono salvi gli aiuti del caro bollette garantiti fino a fine settembre, mentre il taglio delle accise di benzina e gasolio rimarrà fino al 21 agosto. Del resto appena firmato il decreto di scioglimento delle Camere, Mario Draghi ha detto ai suoi ministri “Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere. Pertanto rimettiamoci al lavoro”.

Finisce così il Governo Draghi, un Presidente che ha parlato poco ma ha prodotto molto; Draghi ha ricondotto il Paese al prestigio internazionale che l’Italia merita, che i cittadini italiani meritano, per i tanti sacrifici sopportati negli ultimi anni.

Del resto il lungo applauso ricevuto da Draghi nel commiato alla Camera testimonia di un Premier che ha impresso alla politica, lui un tecnico Doc, una accelerata riconosciuto dall’Europa e dagli Stati Uniti. E poi, proprio in ultimo, ci ha mostrato il volto umano durante l’applauso dell’aula che lo ha commosso.

Un Presidente del Consiglio che ricorderemo con piacere per quanto ha fatto per l’Italia, ma certamente non potremo ricordare allo stesso modo i partiti che per interessi elettorali lo hanno sfiduciato e, aspetto più grave, che tentano di addebitare solo a lui la caduta del Governo. Un falsità.  

Dimenticavo, tra le riforme salvate c’è quella dei vitalizi che Senatori e Deputati usufruiranno durante la loro pensione.  

Giuseppe Careri