Raid aerei in Siria su roccaforte dei ribelli e scontri attorno a Damasco. L’esercito cerca di riprendere Yabroud

Mentre imperversano i combattimenti alla periferia della capitale siriana, l’aviazione militare ha compiuto nuovi raid aerei nell’area di Yabroud, città roccaforte dei ribelli a nord di Damasco. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh, Observatoire syrien des droits de l’Homme).

Zone all’interno e attorno a Yabroud sono state bombardate dall’aviazione e via terra. Le truppe del regime di Bashar al Assad hanno lancato un’offensiva due settimane fa per riprendersi la città, situata nella regione montuosa del Qalamoun, vicino alla frontiera del Libano, ha indicato l’Oshd. In 12 giorni di violenze, almeno “12.800 persone” sono fuggite verso la città libanese di Aarsal, secondo l’Unhcr, Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati.

Le forze di Hezbollah sciite-libanesi spalleggiano l’esercito governativo nel Qalamoun. Secondo Hezbollah, la maggior parte delle autobombe utilizzate negli attentati contro le sue roccaforti in Libano provengono da Yabroud.

A nord-est di Damasco sono scoppiati inoltre nuovi scontri nei quartieri periferici di Jobar, una delle zone colpite il 21 agosto dal grande attacco chimico in cui sono morte centinaia di persone.

RomaSettRed