L’attore Philip Seymour Hoffman, uno dei grandi del cinema contemporaneo, ci ha lasciati. È stato trovato morto ieri alle 11 e 30 nel suo appartamento di New York. La scena ricorda la scomparsa nel 2008 di un altro ancor più giovane, ma talentuoso protagonista degli schermi: Heat Ledger. Per entrambi infatti la causa del decesso è tristemente legata al consumo di stupefacenti, anche se per Hoffman la certezza definitiva arriverà soltanto oggi dopo la conferma degli esami tossicologici. Superata un’infanzia e una giovinezza difficile, l’attore aveva dichiarato in una intervista del 2013, di essere ricaduto nella droga solo recentemente, dopo 23 anni di astinenza. Aveva interpretato spesso personaggi dalla personalità complessa e ipersensibile che sembravano somigliargli anche nella vita. Primo fra tutti quel Truman Capote che nel 2005 gli era valso l’Oscar come migliore attore.
Ma la lista è lunga e solo per citarne alcuni, si passa dal complessato e geniale critico musicale di Almost Famous, al timido porno attore omosessuale di Boogie Nights, per arrivare al carismatico e anticonvenzionale leader di Scientology del più recente The Master.
Beatrice Zamponi