La legittimità dei test sugli animali ha di recente diviso l’Italia per merito di Caterina. La studentessa di Veterinaria, colpita da 4 malattie genetiche rare, esprimendosi a favore delle sperimentazioni è diventata bersaglio degli animalisti su facebook, ma anche destinataria di affettuosi slanci di umanità (ricordiamo i numerosi “Io sto con Caterina” piovuti da più fronti).
In questi giorni i test sugli animali tornano ad essere un argomento caldo ma la sollecitazione questa volta viene da Bruxelles: il nostro Paese non ha recepito la direttiva che regolamenta le sperimentazioni. E ora rischia 150 mila euro di multa al giorno.
Il nostro è un primato europeo non proprio tra i più edificanti: l’Italia sarebbe rimasto l’unico tra i partner Ue a non aver ancora recepito la direttiva numero 63, una norma sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici. La data limite per la sua introduzione nel diritto nazionale era fissata per il novembre del 2012 e il primo gennaio 2013 è scaduto il termine ultimo per la sua applicazione.
Nel frattempo, la Commissione Europea intende deferire l’Italia alla Corte di Giustizia Ue per il mancato recepimento della direttiva. Secondo quanto comunica l’Ansa, la decisione sarà presa domani mercoledì 22 gennaio e si prospetta una multa da oltre 150 mila euro al giorno.
Isadora Casadonte