Il maltempo si sposta verso sud lasciando una grave situazione nel nord e centro Italia, mentre scosse di terremoto creano paura nelle zone di Isernia e Campobasso come pure anche in Campania. Nel bellunese, invece, la fa da protagonista la neve, con intense precipitazioni che rendono difficile il traffico stradale e ferroviario. Intanto si contano 1 morto e un disperso.
Rischio valanghe in alcune zone della Valle d’Aosta dopo la nevicata di ieri e la slavina che ha travolto in piemonte due appassionati di sci alpino nell’alto biellese che fortunatamente sono stati liberati in tempo dalle squadre del soccorso Alpino. Molta neve sulle Alpi orientali. A Belluno nevica con particolare intensità e la coltre bianca si fa via via sempre più consistente.
A Modena situazione sempre critica in tutta la provincia. L’esondazione del fiume Secchia in più punti per le forti piogge e i conseguenti allagamenti in vaste zone tra Bastiglia, Sorbara e Sozzigalli ha causato danni incalcolabili, proprio un’area già devastata dal terremoto un anno e mezzo fa. Moltissimi a fatica
Emergenza praticamente anche in tutta la Ligura. Oltre la zona di Bogliasco, ad est di Genova, pioggia grandine e vento hanno devastato la riviera di ponente. Molto lavoro per i vigili del fuoco a Imperia e a Savona causa di diverse frane e smottamenti che rendono difficile il traffico locale. Dopo il deragliamento dell’intercity investito da una frana ad Andora niente collegamenti con la Francia. Non si sa quando potrà riprendere il transito dei treni.
Gravoso l’impegno dei vigili e dei volontari della Protezione civile anche a Genova per le conseguenze del
Pesanti conseguenze della furia del maltempo più a sud, in Toscana, soprattutto nei comuni di Lucca, Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta e Serravezza. Numerosi gli interventi. per allagamenti e mettere in sicurezza costruzioni pericolanti. Forti piogge hanno colpito, inoltre, l’intero litorale tirrenico, con danni pure nel Lazio e in Campania. Niente collegamenti con l’isola di ustica per il mare agitato e comunque difficoltà e spesso “stop” al movimento di aliscafi e traghetti.
A render più difficile la situazione ci si è messo poi il terremoto. Una serie di scosse d’intensità 4.2 ha colpito la zona del Matese tra le province di Caserta, Benevento e Campobasso dove già qualche giorno fa ci furono delle scosse. La profondità è stata registrata ad 11,1 chilometri. Le scosse sono stave avvertite nettamente anche a Napoli, dove molta gente si è riversata nelle strade in preda al panico. Solo tanta paura. Non sono segnalati, infatti, problemi alle cose e alle persone.
Riccardo Marini