Il Porcellum è definitavente archiviato in quanto dichiaratente anticostituzionale e nell’attesa di una nuova legge elettorale è in vigore un “proporzionale” puro privo di alcun premio di maggioranza, con la possibilità di esprimere una preferenza. Lo ha sancito la Consulta nelle motivazione della sentenza del ricorso sulla legittimità o meno del Porcellumappena depositata. Il Parlamanto, dice la sentenza, non e affatto delegittimato dall’essere stato eletto con regole abrogate. La sentenza non è retroattiva e, pertanto, tutti gli atti disposti sono perfettamente validi.
Particolarmente sotto accusa il “premio di maggioranza”, per i giudici “foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione capace di produrre una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica”. “Un meccanismo premiale manifestamente irragionevole – spiega la Consulta – il quale, da
“Un’ulteriore censura – sostiene ancora la Corte – è, infine, prospettata con riferimento agli artt. 3 e 48,
Ora che sul Porcellum è calata la parola “fine”, va da se che, trattandosi di sentenza autoapplicativa, fino a quando non sopraggiungerà una riforma, si voterebbe appicando il sistema proporzionale puro, senza alcun “premio”, e con la possibilità di esprimere col voto una preferenza. “La sentenza pertanto – precisa ancora la Consulta – non tocca in alcun modo gli atti posti in essere in conseguenza di quanto stabilito durante il vigore delle norme annullate, compresi gli esiti delle elezioni svoltesi e gli atti adottati dal Parlamento eletto”. Dunque Parlamento legittimo; con l’implicita smentita dei Giudici costituzionali di quanto sostiene il Movimento 5 Stelle.
Beatrice Zamponi