Il crollo di Matera ha fatto una vittima. Trovata morta dopo le 22 sotto le macerie della palazzina di tre piani di via Piave la donna che figurava come l’ultima dispersa, Antonella Favale, un’insegnante di 31 anni. Sette i feriti. Era stato, invece, estratto vivo da una massa di detriti due ore prima un ingegnere di 57 anni, Nicola Oreste, dopo 12 ore di ricerche. E’ in gravissime condizioni e i medici dell’ospedale Madonna delle Grazie dove è stato ricoverato temono per la sua vita.
I socorritori avevano udito flebili grida di aito intorno alle 20. “Stiamo arrivando”, gli è stato risposto per rincuorarlo e farlo parlare ancora. Seguendo il suono delle sue parole i vigili del fuoco sono riusciti in breve a localizzarlo e dopo poco a liberarlo, sotto l’applauso dei presenti.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha spiegato che la palazzina apparentemente in buone condizioni. “Gli edifici della zona risalgono alla prima metà del secolo scorso – ha precisato – ma le condizioni del rione in cui si trovava la palazzina sono tutt’altro che degradate”. Tuttavia, a scopo precauzionale, i vigili del fuoco hanno provveduto a far sgomberare due edifici vicini. Alcuni abitanti di via Piave hanno raccontato anche di aver notato da diversi giorni qualche crepa sulla facciata della palazzina crollata.
Riccardo Marini