Altro intervento chirurgico per Michael Schumacher reso possibile da un piccolo quanto inaspettato piccolo miglioramento. Le condizioni del campione sono, comunque, sempre gravissime e, come hanno riferito i medici durante una affollatissima conferenza stampa tenuta a mezzogiorno, “il quadro rimane molto critico e non si può assolutamente dire che il paziente sia fuori pericolo”.
Il leggero miglioramento di Michael è stato riscontrato nella tarda serata di ieri e così, immediatamente, i medici francesi dell’ospedale universitario di Grenoble hanno deciso di operarlo una seconda volta. “Abbiamo effettuato una risonanza magnetica”, ha detto il professor Jean Francois Payen, primario di anestesia e rianimazione “e quindi proposto alla famiglia del signor Schumacher un secondo intervento per rimuovere un vasto ematoma nella parte sinistra del cervello.
E’ stata tolta una parte della calotta cranica ed è stato inserito un dispositivo per permettere la riduzione della pressione intracraniale. la conferma del miglioramento delle condizioni del stte volte campione del mondo di Formula Uno è stata confermata anche dal professor Gerard Saillant, illustre specialista amico della famiglia Schumacher fatto giungere
La gara di “Schumy” che ha per traguardo la vita è tutt’ora in corso e il traguardo ancora lontano. “La tempra fisica e la risposta del paziente ci hanno sorpresi” – osserva il professor Payen – e le prossime ore restano decisive, in un quadro stabile ma di notevole fragilità. Il paziente è più controllabile di ieri, non ci si poteva aspettare una nuova possibilità chirurgica e il quadro
Non è proprio il momento delle illusioni, tiene a precisare il professor Emmanuel Gay, primario di neurologia, che ha spiegato che “nel cervello di Michael Schumacher permane una diffusa emorragia e vi sono altri ematomi, anche se non grandi come quello che abbiamo rimosso nella notte. In alcune zone
Intanto Sabine Kehm, la manager e portavoce del campione, smentisce le ricostruzioni dell’incidente che parlano di uno Schumacher che sciava fuori pista sulla neve fresca a 60-100 all’ora: “A provocare l’incidente è stata una catena di circostanze negative. Non è vero che andava a tutta velocità. Michael stava sciando in neve fresca tra due piste, una rossa e una blu. Aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta. In una curva ha preso un sasso sotto lo sci che lo ha sbalzato in avanti facendolo finire contro una roccia”.
Il casco di Schumacher si è, comunque, letteralmente spaccato in due nell’urto, e ciò, come sostengono i sanitari dell’ospedale, gli ha salvato, almeno sino a questo momento, la vita. Una folla di telecamere, giornalisti, tifosi ha trascorso la notte davanti all’ospedale in attesa di notizie.
Beatrice Zamponi