Alma Shalabayeva può lasciare il Kazakistan. La moglie dell’ex banchiere e dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, letteralmente “deportata” dall’Italia assieme alla figlioletta Alua lo scorso 31 maggio con un’azione che aveva suscitato un vespaio di proteste e di polemiche, è così libera di trasferirsi dove meglio crede. La decisione è stata presa dalle autorità di Sstana, accogliendo la richiesta presentata dalla stessa Shalabayeva e dal governo italiano. La “svolta” è frutto di “settimane di lavoro” del nontro ministero degli Esteri. E’ stato necessario il versamento di una cauzione da parte della Shabalayeva pEr rimuovere le restrizioni alla sua libertà di movimento imposte in precedenza dalle autorità del suo paese, come è stato precisato dal portavoce del ministero degli Esteri del Kazakistan, Zhanbolat Usenov. Alllla donna e alla figlia sono stati consegnati nuovi passaporti.
Come si ricorderà, Alma Shalabayeva risiedeva con la figlia in Italia quando venne prelevata appunto in una controversa operazione di polizia e messa su un aereo diretto alla volta di Astana, in Kazakistan.
Solo una settimana fa, a Roma, la Procura della Repubblica della capitale ha cominciato un’indagine per accertare un presunto ruolo dell’Eni nell’ambito della ancora non chiarita vicenda legata al forzato rimpatrio delle due donne. L’inchiesta ha preso il via dopo una trasmissione di “Report”, su Rai3, del novembre scorso in cui una fonte anonima aveva
Intanto, il dissidente Mukhtar Ablyazov marito e padre di Alma e Alua è detenuto nel carcere di Aix-en-provence, in Francia, dopo essere stato arrestato a Cannes il 31 luglio. Mukhtar Ablyazov, grande oppositore del presidente Nursultan Nazarbayev, era dapprima fuggito nel 2011 in Gran Bretagna. E’ ora in attesa della decisione francese di richiesta di estradizione avanzata da Kazakistan, Russia e Ucraina.
Beatrice Zamponi