Colpo di acceleratore della Consulta sul “Porcellum”. Tra poche ore, alle 9,30, Giudici in Camera di Consiglio per decidere sulla costituzionalià o meno della tanto disussa legge elettorale. Lo ha stabilito, quasi a sorpresa, il presidente della Corte, Gaetano Silvestri, dopo che si era sparsa la voce di un rinvio a gennaio. Il presidente Grasso, preoccupato per l’inerzia dei partiti, visto lo “stallo” a Palazzo Madama sulla questione, aveva “minacciato” di trasferire alla Camera la discussione di una nuova legge elettorale. “Serve riforma – aveva detto – o senza accordo la rabbia anti-partiti sarà più forte di come è ora”
I lavori della Corte Costituzionale erano stati aperti dal Giudice relatore, Giuseppe Tesauro, che aveva esposto il caso. La parola è passata poi ai ricorrenti, tra cui lo stesso avvocato Aldo Bozzi, promotore dell’azione contro il “Porcellum” giunta fino in Cassazione e rinviata dalla Suprema corte alla Consulta. Secondo Bozzo il Porcellum è responsabile di una “reiterata lesione del diritto di voto”. “L’esercizio di voto non è libero – ed è condizionato e compresso da questa legge elettorale”.
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