Condanne in Polonia per 134 tifosi della Lazio fermati giovedì a Varsavia per gli incidenti scoppiati a più riprese prima dell’incontro di Europa League tra i padroni di casa del Leigia e i biancoazzurri. Ventidue trattenuti in stato di fermo in attesa del giudizio, mentre 115 condannati con condizionale anche al pagamento di mute salate sono stati liberati. Il nostro ministero degli Esteri con una nota aveva espresso in giornata forte preoccupazione e disappunto per il comportamento tenuto dagli italiani. In una nota si precisava che erano in corso processi e che non era escluso che qualcuno dopo la condanna venisse trattenuto in stato di detenzione. Cosa puntualmente accaduta.
C’èra già nell’aria, dunque, preoccupazione per la sorte dei nostri tifosi. La situazione era confusa con il serio rischio di serie conseguenze. Il ministro Emma Bonino ha seguito personalmente l’evolversi degli eventi in stretta comunicazione con le autorità polacche. E’ stata la particolare gravità dei reati commessi da purtroppo tanti supporter della Lazio a preoccupare il capo della Farnesina. “Ho incaricato
Questa mattina, sabato, erano ancora appunto 134 i tifosi della Lazio in stato di fermo. L’ambasciatore italiano a Varsavia da parte sua aveva in quelle ore anche precisato che tutti i processi, celebrati in otto diversi tribunali della città, sarebbero terminati in serata e che nessun tifoso si trovava più nei commissariati.
Riccardo Marini