Aborti in sensibile diminuzione anche per il 2012 nel nostro Paese. I dati, sebbene ancora preliminari, confermano il trend degli anni precedenti, mentre per quanto riguarda il 2011 è confermato un più basso numero di interruzioni volontarie della maternità rispetto agli anni precedenti. Tutto ciò è stato annunciato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della presentazione al Parlamento della relazione annuale sull’attuazione della Legge 194 del 1978 sulla tutela sociale della maternità e, appunto, per l’interruzione volontaria della gravidanza. I dati preliminari dicono che nel 2012 sono state effettuate 105.968 IVG, vale a dire interruzioni volontarie di gravidanza, con un decremento del 4,9 per cento rispetto al dato definitivo del 2011 (111.415 casi) e una diminuzione di quasi il 55 per cento rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il picco più alto delle IVG (con ben 234.801 casi).
Sicuramente nei prossimi mesi si svilupperà un ampio dibattito in Parlamento e nel Paese dei guelfi e ghibellini su tematiche dal forte valore simbolico, dove gli schieramenti (laici o cattolici) prevalgono rispetto ai contenuti di merito.
Sorprendentemente, sui giornali, attualmente le problematiche relative a una tematica così importante non hanno guadagnato l’onore delle prime pagine. Inoltre, nessuno ha evidenziato il ruolo fondamentale che ogni anno svolge l’Istituto Superiore di Sanità nella raccolta dei dati da parte degli Enti locali.
Chiara Campanella